I diciotto giurati dell'Accademia Reale Svedese, tra 210 scrittori assegnano il premio Nobel per la Letteratura al francese Patrick Modiano. Dei 210 scrittori erano presenti 36 che si erano candidati al Nobel per la prima volta. Modiano, 69 anni, figlio di un ebreo dalle origini italiane e da madre belga, ha fatto il suo debutto nella narrativa nel lontano 1968 pubblicando con Gallimarda 'La Place de l'Etoile'. Nell'anno 1978 aveva vinto il premio Prix con il libro 'Rue des boutiques obscures'. Si tratta di un autore considerato il più importante della narrativa francese nonchè uomo autore di numerosissimi romanzi e racconti tra cui molti tradotti anche in lingua italiana.

Di recente infatti alcuni suoi romanzi sono stati pubblicati qui in Italia da Einaudi e in programma ne è presente un altro, 'Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier', che Einaudi pubblicherà nel prossimo 2015.

Un riconoscimento per l'arte della memoria

Modiano si dice entusiasta e felice per il riconoscimento assegnatogli e in un'intervista ha ricordato che tra i suoi autori di riferimento ci sono senza ombra di dubbio Celine e Proust. Parla anche di 'Un pedrigree' definendolo come uno dei romanzi più toccanti. non di una semplice pellicola ma di un mix di emozioni a titolo di documentario. Per quanto riguarda invece 'Dora Bruder' racconta che si tratta di una storia di un'adolescente ebraica che resterà purtroppo vittima delle atrocità che gli ebrei hanno subito nella storia.

L'Assemblea svedese gli assegna così il premio di un milione e cento mila dollari motivandolo con 'l'arte della memoria con la quale l'autore è riuscito ad evocare i diritti umani. La memoria infatti, è uno degli elementi fondamentali dei romanzi del francese.

Risale all'anno 2008 l'ultimo francese che ha ricevuto il Nobel per la Letteratura.

Si trattava di Jean-Marie Le Clezio. L'anno scorso invece il premio era stato assegnato ad una scrittrice proveniente dal Canada ossia Alice Munro. Dal 1901 sono soltanto 13 le donne che hanno vinto il premio per la Letteratura. Per quanto riguarda gli italiani risale al lontano 1928 con Grazia Deledda.