Che sia per lavoro, per divertimento o per passare il tempo, l'uso dello smartphone è ormai un'ossessione, in tutto il mondo. Non c'è età che tenga, dai bambini agli anziani, passando per i teenager. Se ne parla quotidianamente, il distacco da ciò che succede attorno a noi è palpabile semplicemente alzando gli occhi da quel piccolo schermo e osservando la gente che cammina per strada. Il nuovo video di Richard Melville Hall, conosciuto in tutto il pianeta come moby, si intitola"Are You Lost In The World Like Me", ed è tratto dall'album che uscirà a breve"These systems are failing".

Per rendere ancora più forti le immagini Moby si è affidato all'illustratore Steve Cutts il quale, a sua volta, hapuntato dritto al cuore e alla testa dei fan usando immagini animate stile anni '30. "Lo smartphone vi ucciderà dentro", sembra dire il cantautore statunitense, facendo vedere proiezionidi persone che camminano a testa bassa e cadono in tombini aperti, perché non sonoattenti a dove mettono i piedi. O ancora una donna viene molestata in metropolitana e nessuno se ne accorge, sono tutti troppo intenti a guardare il proprio cellulare.

Ma c'è un uomo, in mezzo a migliaia di persone, che si sente solo. Lui è l'unico a testa alta, e quello che vede è sconcertante. Gli attacchi terroristici sembrano essere diventati un'occasione per immortalare sul proprio smartphone le immagini dei morti ammazzati.

A scuola un bullo le dà di santa ragione a un ragazzino e decine di studenti filmano il pestaggio per poi metterlo online. Ma che mondo è diventato? Il personaggio nel video di Moby sembra impazzire di fronte alla scarsa sensibilità di chi lo circonda. Quello che conta èsolo la realtà virtuale, taggarsi in un posto in cui si respira ancora odore di morte o rendersi protagonisti online con dei selfie, e la propria immagine che ostruisce la vista di un paesaggio meraviglioso.

I rapporti interpersonali non esistono più, le espressioni della gente cambiano, gli occhi sono spalancati, fissi sul quel cellulare che ci sta rovinando l'esistenza. Il messaggio è chiaro: spegnete il cellulare, e vivete il più possibile.