Si è chiuso il sipario la scorsa domenica su "Atto Unico", rassegna teatrale estiva che ha luogo a Noto, giunta quest'anno alla nona edizione. La direzione artistica di Beppe Rosana ha permesso che dal 27 al 30 luglio, nell'incantevole location di Largo Landolina, il suggestivo spazio che costeggia via Nicolaci, si alternassero spettacoli che hanno goduto di grande apprezzamento di pubblico: "L'alba del terzo millennio" ha inaugurato la rassegna lo scorso giovedì, con la regia di Federico Magnano San Lio e le performance di Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro; il 28 luglio è stata la volta di "Un senso c'era" con Barbara Corso e Giorgia Matarazzo, per la regia di Giannella Loredana D'Izzia, opera che ha rappresentato anche un omaggio alla poetessa Maria Fuxa; il 29 luglio è andato in scena lo spettacolo "Coppia Aperta" con Francesco Di Lorenzo e Beatrice Tondo, per la regia di Mario Dotti; infine, il 30 luglio ha chiuso la rassegna "Maruzza Musumeci" di Andrea Camilleri con Pietro Montandon e per la regia di Daniela Ardini.

Al termine di quest'ultimo spettacolo, la tradizionale consegna del "Premio Atto Unico Teatro Festival" che quest'anno è andato all'attrice Antonietta Carbonetti.

Innovativo rapporto col pubblico

"Atto Unico" ha arricchito l'offerta teatrale del territorio provinciale, oltre che nella qualità dei progetti proposti, anche per la modalità del rapporto creato con il pubblico: gli eventi hanno infatti avuto luogo su una pedana di quaranta centimetri di altezza, posta al centro della piazza, con la disposizione delle sedie su tre lati, favorendo in tal modo in maniera innovativa un rapporto nuovo tra l'attore e lo spettatore.

Un'offerta culturale di grande rispetto

Il riferimento a cui si è ispirato Beppe Rosana è quello dell'innovatore teatrale polacco Grotoski, che attraverso questa nuova disposizione del palcoscenico rispetto al pubblico ha voluto di fatto fare interagire gli spettatori con gli attori "vis a vis".

Inoltre, tutte le commedie sono rigorosamente ad un solo atto in maniera da eliminare ogni tempo morto legato all'inevitabile cambio di scene. Contestualmente, anche la scenografia è assolutamente essenziale. Il sipario di "Atto Unico" si riaprirà a Noto il prossimo anno per l'attesa decima edizione della rassegna. Un compleanno di tutto rispetto che gratifica Beppe Rosana e, allo stesso tempo, lo responsabilizza.