Con un Decreto del 2013 e le successive manovre finanziarie, si sono creati molti strumenti di aiuto alle imprese, soprattutto piccole e medie, che hanno voglia di investire. Il Ministero dello Sviluppo Economico, il 23 marzo scorso è uscito con una circolare che spiega le procedure operative per il Bonus Macchinari. Si tratta di un provvedimento molto atteso dalle imprese alla ricerca di finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuove attrezzature, impianti e macchinari di uso produttivo. Vediamo di cosa si tratta e cosa ha detto il Ministero.

Circolare 26673 del 23 marzo 2016

Il Decreto Legislativo 69/2013, il famoso “Decreto del Fare”, ha stanziato oltre 2 miliardi di euro per permettere il rilancio ed aumentare la competitività delle piccole e medie imprese italiane. Il pacchetto di misure è stato confermato anche con l’ultima Legge di Stabilità e si attendeva solo il Decreto attuativo, quello del MISE che avrebbe spiegato metodi, requisiti e regole di presentazione delle domande. La circolare del MISE di cui parliamo, ha di fatto dato il via libera a questa importante iniziativa per le PMI. Si tratta di un intervento che prevede l’erogazione di finanziamenti e contributi a tasso agevolato per l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature.

L’importo minimo di investimento previsto è di 20.000 euro, mentre quello massimo non può oltrepassare la soglia dei 2 milioni. La circolare ha stabilito che dal prossimo 2 maggio potranno essere presentate le domande ed il bonus potrà essere erogato entro la fine del 2016.

Spese ammissibili, domande e procedura

Le domande devono essere presentate in bollo e telematicamente tramite posta elettronica certificata (PEC) ad una delle banche che hanno aderito alla convenzione con il Ministero.

Sul sito ufficiale del MISE, mise.gov.it e su quello dell’Associazione Bancaria Italiana, abi.it sono presenti gli elenchi degli istituti di credito aderenti all’iniziativa, elenchi in costante aggiornamento. Il modello di domanda è allegato alla circolare consultabile sul sito sviluppoeconomico.gov.it. I soggetti interessati sono tutte le PMI regolarmente iscritte in Italia, che non hanno problemi di insolvenza con precedenti finanziamenti, che non hanno procedure concorsuali aperte e che non siano in sofferenza.

Possono rientrare anche imprese site in uno Stato della UE con l’obbligo però di trasferire o aprire una sede in territorio italiano entro la data di erogazione del finanziamento. Il finanziamento deve essere erogato a copertura totale dell’investimento e può essere di durata massima di 5 anni. Il finanziamento deve essere erogato entro 30 giorni dalla stipula del contratto con la banca.