"Ripristinare una certa flessibilità in uscita e tenere conto che non tutti i lavori e non tutti i lavoratori sono uguali", questo è quanto affermato dalla segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan a proposito di una maggiore flessibilità in uscita rilanciando la proposta di una probabile reintroduzione della pensione di anzianità. Secondo Furlan, infatti, occorre fare in modo che un lavoratore possa accedere al pensionamento dopo aver maturato un determinato numero di anni di contribuzione effettiva in combinazione ad una determinata età anagrafica.
Come già tanti sanno, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano ha proposto il meccanismo di Quota 100, ovvero la possibilità di lasciare il lavoro, e quindi ricorrere al pensionamento, dopo il raggiungimento dei 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi effettivamente versati oppure 63 anni di età e 37 anni di contributi o ancora 64 anni di età e 36 anni di versamenti contributivi.