Il governo ha riflettuto sul tema "Revisione degli estimi catastali", rimandando il tutto in autunno. E' un segnale importante, perché dimostra che è stato captato l'effetto devastante, che una revisione degli estimi catastali, in questo contesto, avrebbe causato. L'edilizia, in Italia, è sempre stata una delle maggiori attività intorno a cui si è sempre sviluppata e consolidata la nostra economia. Mi ricordo ancora che, negli anni 50 e 60, tutte le finanziarie esentavano l'edilizia da tasse e balzelli, poiché rappresentava un'attività da proteggere.

Poi le cose sono cambiate, le spese sono aumentate, e la necessità di coperture ha spinto la politica ad aumentare le tasse.

Ripartire con l'edilizia

Il presidente Renzi ha ragione quando afferma che, rimettere in moto dagli intralci la pubblica edilizia, rappresenti un sicuro incremento del Pil. Se pensiamo al danno causato dalla paralisi del settore, con tutto l'indotto, vengono ancora i brividi: fallimenti in grande numero. Poter recuperare per lo meno l'edilizia pubblica è sicuramente un settore molto importante che può giocare un ruolo decisivo per la rimessa in moto dei cantieri. Anche se con poca dote (750 milioni per piccoli lavori nei comuni), lo Sblocca Italia ha già cominciato ad operare: ad aprile 200 milioni sbloccati dal CIPE.

Richiesta al Governo di ulteriori interventi pubblici

Mi permetto di chiedere al Governo, con tutto il riguardo dovuto, di riflettere sulle vendite delle caserme in disuso e di trasformare le stesse, direttamente, in uffici pubblici, senza spendere somme di denaro, ma finanziandosi con mutui a lunga scadenza e con rate da pagare con l'affitto.

Intendo dire di fare i piani di ammortamento dei mutui con pagamenti mensili di importi pari al 50% di quello che ora si paga di affitto. Anche in altre opportunità ho ripetuto la stessa proposta. In sintesi, si potrebbero ottenere tre risultati insieme: il primo è quello di non svendere il nostro patrimonio per motivi di bilancio; il secondo è quello di non impegnare capitali che potrebbero invece essere utili per altre necessità ed il terzo è quello di ottenere una riduzione dell'affitto, come già chiesto dallo stesso governo con provvedimenti a parte.