Temptation Island è finito da qualche giorno. L'ultima puntata del reality ideato da Maria De Filippi, e condotto da Filippo Bisciglia, ex concorrente del Grande Fratello di tanti fa, ha tenuto incollati al televisore più di quattro milioni di italiani, con il 23,42 % di share. Non male per un programma che quasi nessuno ammette di vedere o aver visto. Programma che non fa altro che mettere in luce diversi stereotipi sulle relazioni d'amore. Programma che però piace perché in quegli stereotipi, in quelle situazioni costruite, e a volte quasi forzate, ci ritroviamo un pò tutti.

Non possiamo negare che anche in questa edizione, gli argomenti legati all'amore e alla sue mille sfaccettature non siano mancati.

Uomini che stavano semplicemente svolgendo 'un percorso'

Il tradimento in diretta nazionale diventa questo: un percorso, un modo per mettersi alla prova, per vedere fino a che punto si possa arrivare. Fidanzate che vedono i loro ragazzi filtrare spudoratamente con corteggiatrici che ovviamente non possono che essere belle. Fidanzate che si arrabbiano, come è normale e giusto che sia, che sbraitano, che lanciano sedie e quant'altro, affermando, convinte fino all'osso, 'di non volerlo più vedere'. Fidanzati a cui 'manca più il gatto della ragazza', che prendono a pugni muri perché il loro essere fidanzati non gli permette di andare fino in fondo con l'altra.

E poi, però, ci sono i falò dove, come per magia, tutta la rabbia svanisce, tutta la fermezza di mandarlo a quel paese non esiste più. Sembra non essere quasi mai esistita. Delle tre coppie arrivate alla puntata finale, nessuna si è separata. Nonostante i rumors secondo cui almeno una delle coppie si sarebbe detta addio, sono bastate delle scuse, o delle lacrime talmente finte che, per quanto i fidanzati si sforzassero, non ne volevano sapere di uscire.

Ragazze che tornano a casa tradite e felici, consapevoli di essere state tradite ma che non lasciano comunque il loro uomo. Non sappiamo se nella realtà questo accadrebbe davvero. Un pò di dignità ce l'hanno le donne. Magari non tutte, ma la grande maggioranza sì. Probabilmente nessuna donna sarebbe disposta a perdonare un tradimento soltanto perché il lui in questione "stava facendo un percorso".

Il tradimento non è un percorso. Il tradimento è dimostrazione di come qualcosa che non va nella coppia esiste eccome. E non può esserci percorso che tenga.

Il lieto fine che ci piace

In fondo però, forse tutti quegli ascolti non significano altro che amiamo l'amore, in tutte le sue sfaccettature, e ci piace vedere in tv situazioni che potrebbero, verosimilmente, accadere anche a noi. In questo modo possiamo quasi identificarci con le varie fidanzate, pensare a come reagiremmo noi se il nostro lui si comportasse così. Vedere se saremmo più propense a tirare fuori il nostro orgoglio di donne tradite o accettare semplicemente che il nostro lui abbia preferito, magari per poco, un'altra a noi. Ma, in fin dei conti, forse ci piace il lieto fine.

Ci piace credere che il nostro lui ci ami per quelle che siamo, che non abbia bisogno di cercare nessun'altra perché noi siamo il suo tutto. E se davvero ci tradisce, forse tutta quella determinazione non risulta essere così forte. Forse non saremmo capaci di lasciarlo su due piedi, e continuare felici per la nostra strada. Ci piace credere di essere forti e indipendenti e sicuramente lo siamo, ma di fronte all'amore perdiamo gran parte delle nostre difese. Temptation Island ci dimostra semplicemente che il modo in cui si sono comportate le varie Selvaggia e Valeria e i vari Francesco e Antonio non sono altro che comportamenti che tutti noi potremmo avere. Anche se non saremmo disposti ad ammetterlo per niente al mondo.