Una nuova polemica muove le acque all'interno del Movimento 5 Stelle, ma anche al suo esterno, visto che alcuni dei protagonisti di questa diatriba sono dei deputati usciti negli scorsi mesi o anni dal raggruppamento dei pentastellati, ciò a causa di divergenze con il leader Beppe Grillo e con le scelte effettuate dal movimento nelle aule del Parlamento.

Baldassarre: "quando volevamo togliere il nome di Grillo dal simbolo siamo stati presi a pesci in faccia"

Prima la parola è stata presa da Baldassarre che, in relazione alla votazione lanciata online dal Movimento 5 Stelle per togliere il nome di Beppe Grillo dal simbolo elettorale, ha utilizzato queste parole: "Quando lo avevamo proposto noi, siamo stati presi a pesci in faccia e tacciati di voler fare fuori Grillo dal Movimento".

L'ex grillino, attualmente approdato nel Gruppo Misto con Alternativa Libera, non rimpiange dunque la sua scelta e ritiene poco limpido e democratico il suo ex gruppo parlamentare di riferimento, così come i suoi leader, cioè l'ex comico genovese e Gian Roberto Casaleggio.

Artini: "Non cambia niente, Grillo resta il proprietario del M5S"

Ancora più dure sono state le affermazioni di un altro fuori uscito dai pentastellati in passato, ossia quel Massimo Artini che tanto fece discutere anche per le sue telefonate con il premier Matteo Renzi poi riportate da alcune trasmissioni televisive.

L'ex cinque stelle ci tiene a sottolineare il fatto che a prescindere dalla presenza o meno del nome di Beppe Grillo nel simbolo del M5S, quel movimento rimane nelle mani del suo leader e lo fa usando queste parole: "non cambia niente finche' la proprietà non verrà data a un'associazione diffusa dove regole e decisioni siano collegiali".

Ovviamente, mentre all'interno del Movimento 5 Stelle si è deciso di revisionare il logo e compiere questo atto, le accuse riportate agitano gli animi all'interno di un movimento che si sente pronto a governare il paese.

Ecco il video con gli attacchi degli ex grillini, Artini e Baldassarre: