Le primarie del Partito Democratico non sembrano aver riavvicinato gli elettori al partito che domenica deciderà il proprio segretario. Anzi, dai sondaggi elettorali odierni realizzati da Index risulta esserci un centro-destra sempre più in spolvero grazie all'asse Berlusconi-Meloni-Salvini che, se confermato, rappresenterebbe la prima coalizione in Parlamento.

Il sondaggio Index al 28-04-2017

Chi può sorridere di meno è sicuramente il Movimento 5 Stelle che vede diminuire il proprio consenso attestandosi al 30,2% perdendo in una settimana lo 0,4%.

Il movimento capitanato da Beppe Grillo sembra soffrire nelle ultime settimane e non sembra essere in grado di superare in modo deciso la soglia del 30%. Il vento di primarie ha portato un leggero guadagno di consensi per il Partito Democratico che si riavvicina al M5S registrando un 25,6% con un rialzo dello 0,1%. Nel caso in cui il prossimo segretario nazionale riuscisse a costruire rapporti con la sinistra radicale composta da Sinistra Italiana, attualmente al 2,4%, e da Democratici e Progressisti, attualmente al 4,0%, il centro-sinistra sarebbe la prima forza del Paese riuscendo a raggiungere il 32,0% ma una coalizione risulta essere proprio questione di fanta-politica dopo tutti gli attacchi avvenuti in queste settimane.

In grande spolvero il centro-destra con Forza Italia che registra un rialzo dello 0,2% dopo la notizia che il ricorso alla Corte di Strasburgo sull'applicazione della Legge Severino nei confronti di SIlvio Berlusconi sarà giudicato dalla Camera Grande. Leggermente dietro a Forza Italia segue la Lega Nord che rimane invariata rispetto alla settimana precedente fermandosi al 12,4% mentre Fratelli d'Italia perde leggermente terreno fermandosi al 4,9%.

L'intera coalizione di centro-destra risulta essere quindi in vantaggio su tutte le altre con il 30,5%. L'ago della bilancia potrebbe perciò essere nelle mani di Area Popolare che attualmente riesce a mantenere un consenso intorno al 2,6% e che potrebbe essere decisivo nel computo finale per definire gli equilibri della nuova legislatura.

Bisogna ricordare che qualsiasi tipo di ragionamento sulla composizione della prossima Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica sono vane fino a quando non si avranno informazioni chiare sulla nuova legge elettorale la cui discussione dovrebbe approdare in Parlamento il 29 maggio.