È il nuovo gioiellino della Apple, ma non ha avuto neanche il tempo di godersi il successo sul mercato che già si parla dei problemi che può avere con la privacy: l'Iphone X sta preoccupando Apple. Il problema consisterebbe nel fatto che i dati del riconoscimento facciale potrebbero essere intercettati da applicazioni terze o dagli stessi sviluppatori Apple. Per ora l'azienda di Cupertino rassicura che gli elementi della mappa facciale non vengono inviate nè ad Apple nè ad alcuna altra applicazione o a terzi e che quindi rimarrebbero sempre nel proprio dispositivo ma c'è tensione.

Il nuovo iPhone X ha già un problema: privacy violata?

È nato da poco e già ha fatto il suo boom, ma contemporaneamente appare un aspetto negativo: il nuovo iPhone X sembra avere problemi di privacy con la sua novità del riconoscimento facciale, il Face ID. Quale sarebbe il problema? Tramite applicazioni terze, sarebbe forse possibile accedere ai dati della mappa tracciati da Face ID e quindi in questo modo la propria privacy sarebbe violata.

La notizia ha iniziato a circolare da ieri, 1 dicembre 2017, ma i sospetti di una possibile violazione di privacy di Face ID erano già iniziati giorni fa. Apple come reagisce? Si sta preoccupando oppure rassicura? Per ora tranquillizza tutti anche se alcune ricerche hanno dimostrato che i sospetti di violazione privacy sembrerebbero davvero possibili.

I problemi sono reali o no?

Come emerge dall'articolo del 1 dicembre 2017 presente su 'Ansa.it', l'azienda della mela ha molto a cuore la privacy degli utenti, e per ora rassicura tutti spiegando che chi sviluppa applicazioni terze o comunque gli sviluppatori dei software non possono avere accesso alla mappa completa del volto che viene realizzata dal riconoscimento Face ID.

Le parole riguardanti tali dati sono: 'non lasciano mai il dispositivo nè vengono inviati ad Apple o a terze parti'. Chi è che si preoccupa tanto allora? Jay Stanley, analista di polittica senior sostiene però che anche se terzi non possono accedere alla mappa completa dei dati, possono intercettare dati dalla fotocamera TrueDepth e arrivare da lì ad informazioni quali età, sesso, persino emozioni degli utenti.

Questo ha fatto pensare che si possa allora arrivare anche adi impadronirsi dei dati registrati da Face ID. Il sospetto di questi problemi era già nato giorni fa: 'magazineapp.it' agli inizi di novembre aveva scritto riguardo a questo argomento. Giorni fa però i sospetti sembravano solo dubbi mentre ora la tensione cresce. Il problema consisterebbe quindi nel fatto che gli sviluppatori di software riuscirebbero ad accedere, attraverso Face ID, a circa cinquanta espressioni diverse dell'utente. Insomma, per ora Apple rassicura anche se ci sono già questi forti dubbi sulla possibile violazione violazione della privacy. Il nuovo iPhone X è nato da poco ma ha già questo problema.