Miranda Gray, autrice, artista e guaritrice inglese, è nota al grande pubblico per un interessante testo, dedicato alla riscoperta del ciclo mestruale femminile, intitolato "Luna Rossa" e pubblicato in Italia da Macro Edizioni. La donna, spiega l'autrice, è ciclica per natura. Le sue energie fisiche, mentali ed emotive, variano durante un arco temporale di circa ventotto giorni, insieme allo scorrere delle diverse fasi del ciclo mestruale.

Luna Rossa: il best seller di Miranda Gray

Come la luna, simbolo per eccellenza del femminile, le energie della donna crescono, per raggiungere la pienezza e poi calare, per scomparire ed infine rigenerarsi attraverso il mestruo. Meditare, osservare i nostri cambiamenti fisici ed umorali, sono degli ottimi strumenti per entrare in connessione con i doni del ciclo. La donna fluisce attraverso queste fasi, incarnando man mano quattro diversi archetipi, che l'autrice ci illustra, per aiutarci a comprendere meglio le energie che si muovono dentro di noi ed i doni che esse portano con sè.

Abbiamo così l'archetipo della strega, associato al mestruo e alla luna nera, quello della vergine, legato al periodo successivo alle mestruazioni e alla luna crescente, l'archetipo della madre si attiva durante l'ovulazione ed è associato alla luna piena, mentre l'incantatrice è legata al pre mestruo e alla luna calante. Miranda Gray ci parla, inoltre, del ciclo della Luna Bianca e del ciclo della Luna Rossa.

Il ciclo femminile è detto della Luna Bianca, quando l'ovulazione avviene in corrispondenza alla luna piena. Il potere di fertilità della donna e della luna coincidono, creando le condizioni adatte alla procerazione. Questo ciclo è anche chiamato della "buona madre" ed è l'unico socialmente accettato dal patriarcato. Quando l'ovulazione coincide con la luna nuova, il ciclo femminile è detto, della Luna Rossa. In questo caso le energie della donna sono rivolte allo sviluppo interiore. La società patriarcale teme queste modalità di espressione femminile e chiama questo ciclo, della "donna malvagia".