Non è una novità che alcuni governi abbiano a cuore lo studio degli oggetti volanti non identificati. E' di pochi giorni fa la notizia che il Pentagono ha investito milioni di dollari nella ricerca degli UFO. Fino a quando però non ci saranno prove inconfutabili si continueranno ad avere infiniti dibattiti sulla questione. Anthony Bragalia sta cercando di intromettersi nelle questioni sugli UFO degli Stati Uniti cercando di ottenere le prove dei resti di un disco volante precipitato. Le informazioni sul metallo in questione vennero portate alla luce da un articolo apparso sul New York Times che parlava di un programma top secret chiamato AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program).

Le richieste per le informazioni sul metallo

Bragalia sfruttando la legge FOIA (legge per la libertà di informazione) ha richiesto a ben 5 agenzie governative per cercare di ottenere i documenti inerenti al presunto metallo alieno. A sollevare la questione fu un ex dei servizi segreti Luis Elizondo, il quale dichiarò dell'esistenza di "edifici modificati" che erano adibiti ad ospitare strani metalli e rottami derivanti da oggetti di un altro mondo, recuperati in seguito a incidenti. "Si tratta di una ammissione storica da parte del governo degli Stati Uniti. Si sa poco sui materiali,sto costringendo diverse agenzie a fornirmi dettagli su questi materiali alieni", ha dichiarato Bragalia. L'azienda gestita dal miliardario Robert Bigelow è stata pagata ingenti somme di denaro dal Dipartimento della Difesa americano per studiare il fenomeno e occuparsi delle "leghe metalliche", secondo le notizie.

La rivelazione del secolo?

Anche molti altri studiosi del tema stanno sollevando domande sulla questione. Prima di tutto sarebbe opportuno verificare questi documenti. Che tipo di materiale ha bisogno di modificare gli edifici dove è conservato? L'umanità potrebbe essere di fronte alla più grande rivelazione di sempre? Il signor Elizondo, che si è dimesso in ottobre per formare il gruppo di ricerca UFO To The Stars Academy con l'ex cantante dei Blink 182 Tom DeLonge, ha detto che lo sforzo continua segretamente e che ha un successore, del quale però non è stato fatto il nome.

"Ci sono prove che possono dire se il materiale sia stato o meno nello spazio, come quelle che implicano l'esame di rapporti isotopici o la ionizzazione. "Questi tipi di test sono fatti su meteoriti, per distinguerli dalle rocce terrestri. Se qualche materiale è stato esposto ai raggi cosmici non dimostra di essere alieno, in quanto potrebbe essere venuto fuori da un satellite o da un razzo.

E' normale che queste cose si sanno e questo tipo di test sono indubbiamente già stati fatti", ha dichirato Nick Pope.

Inoltre la "furbata" del governo americano è quella di spostare progetti particolarmente sensibili ai privati, in modo da essere esenti alle leggi della FOIA.