Anche se le maggiori preoccupazioni sono relative alla crisi economica che la nostra Nazione sta vivendo, gli italiani non dimenticano le problematiche relative all’Ambiente che, anzi, ha visto aumentare la sensibilità verso i problemi ad esso legati.

La tematica a cui la popolazione è più attenta è quella dell’inquinamento atmosferico che la maggior parte degli intervistati ha ritenuto aumentato negli ultimi 15 anni. Secondo il 75% della popolazione è peggiorata la qualità dell’aria mentre il 60% vede anche in ribasso la condizione dell’acqua.

Non mancano poi timori nei confronti dello spreco energetico e delle discariche abusive. La sensibilità verso questi problemi è dovuta in modo particolare all’impatto dell’inquinamento sulla salute, sull’esauribilità delle fonti energetiche e i relativi costi per importarle dai paesi esteri.

Questi problemi vengono sentiti soprattutto dalle fasce meno giovani della popolazione, in quanto gli adolescenti vedono questi aspetti quasi come superati in un mondo dal loro punto di vista sempre più virtuale; maggiore concretezza viene riscontrata soprattutto nelle regioni del Sud Italia. Praticamente tutte le persone coinvolte nel sondaggio sono concordi nell’affermare che ognuno dovrebbe dare il proprio contributo per il miglioramento delle condizioni ambientali, partendo dalle piccole cose che ciascuno può fare nello svolgimento delle proprie mansioni quotidiane.

Tuttavia prevale l’idea che per migliorare la situazione sia necessario un salto di qualità dal punto di vista culturale che potrebbe avvenire solo in presenza di un serio e concreto interesse delle Istituzioni.

E’ opinione quasi comune che ci siano già stati passi in avanti e che alcune soluzioni siano già utili per cercare di risolvere le varie problematiche ecologiche.

I materiali riciclati, i prodotti biologici e a chilometri zero e le energie rinnovabili sono le innovazioni introdotte negli ultimi 15 anni che gli intervistati considerano come maggiormente utili per cercare di migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. E’ interessante notare come l’80% delle persone comprerebbe un’auto elettrica e non mancano le critiche nei confronti dell’industria automobilistica che viene vista come ancora poco sensibile allo sviluppo di soluzioni utili a limitare l’impatto delle vetture con l’ambiente.

L’indagine, svolta tra il Maggio e il Luglio del 2012, condotta telefonicamente su 800 persone tra i 15 e i 75 anni, ha anche diviso in cinque categorie coloro che si occupano delle problematiche legate all’ambiente: il 16% è rappresentato dagli echo-tech sociali, molto sensibili e sempre informati su ciò che gli sta intorno; segue un 17% di sostenibili, persone molto attente e con uno stile di vita decisamente ecologico; il 20% sono i non (for) profit che sono molto ottimisti per il futuro e molto attivi nel sociale; un altro 20% sono i retrò che si limitano a fare la raccolta differenziata ma sono molto scettici sull’argomento; infine, il 23% sono gli indifferenti poco interessati ai problemi legati alla terra e la mondo che ci circonda.