Costruire gli edifici moderni in modo da renderli in grado di resistere ai terremoti è un prerogativa imprescindibile dell’architettura e dell’ingegneria edile ma, come gli italiani hanno spesso dovuto dolorosamente considerare, non c’è molto che si possa fare per gli edifici antichi.

Ora, però, un progetto nato presso il Karlsruhe Institute of Technology (KIT) e già messo in commercio dalla società bolzanese Röfix (succursale italiana del gruppo tedesco Fixit) ha permesso di realizzare Sisma Calce, uno speciale rivestimento da applicare ai muri di palazzi antichi per renderli antisismici.

Naturalmente non c’è molto che questo rivestimento in plastica e fibra di vetro possa fare nel caso di eventi catastrofici ma, per terremoti di piccola e media entità, agisce per impedire che si formino grosse spaccature nei muri e per trattenere detriti quei pochi secondi in più che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte, permettendo agli abitanti di mettersi in salvo all’esterno.

La Sisma Calce è relativamente low cost e può essere applicata con facilità durante i lavori per il rinnovamento o per l’isolamento termico di edifici critici come scuole, ospedali e case di cura. In alcuni casi potrebbe persino permettere agli edifici di superare quasi indenni eventi sismici che li avrebbe altrimenti rasi al suolo e, comunque, di facilitare le riparazioni successive.

Il KIT, in collaborazione con Bayer MaterialScience sta anche lavorando a un rivestimento adesivo per interni e persino a un nuova calce, ancora più resistente grazie a elementi integrati in fibra di carbonio, destinata ai palazzi di cemento, in cui è necessario assorbire forze di entità maggiore.