"Lo Stato non abbandonerà la Lunigiana" questaè la dichiarazione rilasciata ieri a Fivizzano (uno dei principali paesicolpiti dal Terremoto dei giorni scorsi) dal sottosegretario alleInfrastrutture e Trasporti ErasmoD'Angelis.

Belle parole,ma tra il dire e il fare… Tra il dire eil fare c'è di mezzo il disagiodegli sfollati e la paura di chi ha sentito le scosse per tutto il weekende non vuole rientrare in abitazioni ed edificia rischio crollo.

"La Regione ha chiesto lo stato di emergenzae i fondi per le spese immediate – riporta il sottosegretario D'Angelis – Mercoledìsi riunirà il Consiglio dei ministri e deciderà in base alla relazione dellaProtezione civile.

Penso che sarà concesso o quanto meno sarà istituito unfondo per le emergenze. In casocontrario dovrà essere la Regione a far fronte alle spese".

E come puòla Regione Toscana far fronte agli enormicosti degli interventi d'emergenza, di risanamento delle strutture e diricostruzione? D'Angelis fa capire che queste spese extra sarebbero ripianatecon un aumento delle accise sullabenzina; oltre i danni quindi, la beffa sarebbe in arrivo.

Ma ilpresidente della Regione Enrico Rossinon ci sta e ribadisce la sua linea di pensiero: è necessario istituire lostato d'emergenza: "Per le prime spese servono5 milioni. Non chiedo 10 per averne 5, ma questo terremoto non è diverso da altri".

Certo, maforse questa non è l'opinione di FrancoGabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile, che ieri da Udineaveva definito il terremoto di MassaCarrara "un non evento" sottostimando quindi la criticità e la gravitàdella situazione.

Imbarazzo nelleistituzioni con Rossi che chiosa "Leparole scappano a tutti". Mentre è molto meno morbido il commento di RiccardoBallerini, sindaco di Casola, che afferma indignato: "Gabrielli mi ha detto che non ci sono le condizioni per dichiarare lostato di calamità. E' una vergogna. La Lunigiana è abbandonata da tutti".

Forse ci siaspetterebbe una dichiarazione anche della giunta comunale di Massa con Alessandro Volpi sindaco e Uilian Berti, vicesindaco e assessore con delega a lavoripubblici e protezione civile. Ma l'amministrazione finora tace, aspettando ladecisione sullo stanziamento dei fondi d'emergenza. 5 milioni di euro sono stati chiesti e i cittadini di Massa eprovincia si aspettano al più presto quantomeno un piano direttivo di gestione dell'emergenza terremoto.Questa dev'essere la priorità della nuova giunta Volpi. Aspettiamo fiduciosi.