Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nelle scorse ore ha inviato un'ordinanza che vieta il consumo di acqua del rubinetto a Roma Nord perché inquinata, presenta infatti tracce di arsenico, e risulta quindi non potabile. Tale divieto sarà in vigore fino al 31 dicembre 2014 ma nel frattempo i cittadini potranno disporre dell'acqua potabile fornita loro dall'Arsial.
Divieto di bere Acqua del rubinetto inquinata e non potabile a Roma fino a dicembre 2014
L'ordinanza del sindaco Ignazio Marino vieta di utilizzare l'acqua del rubinetto sia per fini alimentari che per l'igiene personale agli abitanti di Roma e precisamente delle zone residenziali di Primavalle, Labaro e Giustiniana che fanno parte della XIV e XV municipalità.
L'acqua in questione, da analisi effettuate, risulta essere inquinata da sostanze pericolose per la salute dell'uomo. Il divieto di usare l'acqua domestica si protrarrà fino al 31 dicembre 2014 in modo tale che vengano effettuati i dovuti accertamenti. Nel frattempo però l'Arsial fornirà acqua potabile alle persone del posto tramite punti di rifornimento che verranno dislocati in tutta l'area interessata.
Acqua rubinetto inquinata e non potabile a Roma: il risanamento da parte di Acea
Gli acquedotti che si occupano di fornire la XIV e XV municipalità sono gestiti dall'Arsial ma a breve passeranno prima a Roma Capitale e poi ad Acea che per legge può solo acquisire acquedotti a norma per cui questi dovranno essere prima risanati.
Acqua rubinetto inquinata e non potabile a Roma: le polemiche
Secondo l'opposizione il sindaco Marino avrebbe sottovalutato l'emergenza e non avrebbe avvertito prontamente i cittadini delle municipalità interessate che sono circa 4000 del pericolo per la salute che questi avrebbero corso. L'acqua inquinata che proviene da sette acquedotti e rifornisce migliaia di cittadini conterrebbe infatti tracce di arsenico ma al momento sarebbero in corso i dovuti accertamenti e la bonifica di tali acquedotti. Nei quartieri di Primavalle, Labaro e Gistiniana, l'Arsial fornirà acqua potabile ai cittadini fino a che il problema non sarà risolto.