In questi giorni si è fatto sentire il primo freddo dell'anno, ma purtroppo non è ancora da considerarsi intenso come accaduto anni addietro. Secondo quanto riportano gli esperti del tempo, quest'anno avremo una condizione buona, con rari fenomeni caratterizzati da gelo e neve. Questi ultimi giorni dell'anno saranno pressoché stabili, mentre a gennaio avremo un peggioramento della situazione. Dopo un autunno decisamente caldo, l'inizio dell'inverno sarà mite, con saltuarie incursioni d'aria fredda proveniente dal nord Europa, che porteranno nevicate nelle regioni settentrionali, ma soltanto al di sopra di una certa quota.

Principalmente coinvolti saranno i settori alpini al confine, ma i fiocchi di neve dovrebbero giungere anche sulla dorsale appenninica anche fino a mille metri di altitudine. A rendere le temperature non troppo fredde sarà la spinta delle correnti oceaniche, che tra gli ultimissimi giorni dell'anno ed i primi di quello venturo, potrebbe elevarsi verso le coste settentrionali, facendo scivolare l'aria polare verso il Mediterraneo. Sarà finalmente allora che faremo i conti con il vero inverno. Le previsioni meteo a lungo termine danno l'arrivo di aria più fredda dalle zone artiche, che causeranno un vertiginoso calo della temperatura, nonché precipitazioni nevose e gelo in gran parte delle regioni del centro-nord.

Neppure le zone meridionali saranno escluse, anzi, da quelle parti si percepirà maggior freddo rispetto alla media di stagione. Questo fenomeno è chiamato blocking atlantico ed avrà una durata molto breve ed intensa. Penetrerà da occidente ed interagirà con le masse d'aria fredda, recando così la caduta di neve anche a quote basse, persino nelle zone di pianura.

A tratti, inoltre, potrebbero giungere sulle coste adriatiche delle correnti fredde provenienti dai Balcani, anch'esse con possibilità di neve. Dunque, il mese di gennaio sarà quello più invernale, con temperature comunque sia negli standard stagionali, ma più basse rispetto a dicembre, così come a confronto con quelle che avremo poi a febbraio.

Infatti, archiviato gennaio si tornerà gradualmente ad una situazione migliore, con condizione climatica più mite. L'inverno 2015 sarà così archiviato come uno di quelli meno freddi degli ultimi decenni, in barba a tutti quelli i quali sostenevano che sarebbe stato apocalittico e freddissimo. Continuate a seguirci per restare aggiornati sulle previsioni del tempo.