La vespa mandarinia, questo il nome scientifico del calabrone gigante conosciuto anche con il più macabro calabrone killer, è il calabrone più grande del mondo ma è soprattutto e purtroppo il più spietato ed aggressivo ed è pericolosissimo per l'uomo perché dotato di un miscuglio di ben otto diversi veleni, tra i quali la mandaratossina che può essere mortale già da sola.

È un imenottero tipico dell'Asia dalle dimensioni veramente notevoli: è lungo circa 5 cm con un'apertura alare di ben 7,5 cm e, grazie o a causa delle importazioni dai paesi asiatici è ormai giunto anche in Europa dove si sono verificati già sei casi di attacchi mortali all'uomo.

Il calabrone gigante è dotato di un pungiglione fisso di ben 6 mm di lunghezza, è in grado di pungere attraverso i vestiti e per più volte, provocando dolori lancinanti (la sua puntura è stata paragonata ad un chiodo rovente conficcato nella carne), creando dei veri e propri crateri a causa degli enzimi che inietta e che sciolgono pelle e carne.

Il veleno del calabrone killer provoca danni ai reni, al fegato e al cuore, il rischio di morte è elevatissimo anche per i soggetti non allergici, mentre i sopravvissuti potrebbero aver bisogno del trapianto di fegato e/o dialisi. In Europa ne è stata accertata la presenza in Francia, Spagna, Portogallo e Inghilterra, mentre in Italia non è stata ancora confermata nonostante diversi avvistamenti nelle regioni del nord.

Nel nostro caso però, potrebbe trattarsi della più piccola vespa velutina, la cui presenza in Italia è accertata e riconosciuta da 3 anni.

Difendersi dal calabrone gigante

Per evitare l'attacco dei calabroni giganti è fondamentale non avvicinarsi al loro nido, peraltro facilmente riconoscibile date le dimensioni simili ad un pallone, più complicato evitare la puntura di un singolo individuo che potrebbe nascondersi sotto una foglia o al di sotto della legna per il caminetto.

Durante il giorno il calabrone gigante è attratto dal colore nero, mentre la notte si rivolge al bianco; se si bevono alcolici o bevande dolci all'aperto si potrebbe essere a rischio in quanto alcool e zucchero (glucosio, nello specifico) li attraggono.

Nel caso tali accorgimenti non bastassero ad evitare la loro dolorosa e pericolosa puntura, una volta colpiti bisognerà allontanarsi dall'area dell'attacco cercando di non farsi prendere dal panico e spostandosi lentamente per non attirare altri calabroni giganti, cercare di rimuovere quanto più veleno possibile attraverso la compressione della zona punta e lavare l'area con del the o del vino rosso perché il tannino aiuta a combattere diverse sostanze tossiche.

Evitate assolutamente di succhiare il veleno come si vede nei vecchi film, perché così facendo si trasferirebbe il veleno alla bocca peggiorando la situazione, soprattutto se si è allergici.

È fondamentale assumere del cortisone o applicare una pomata al cortisone e, se si è allergici, iniettarsi una fiala di adrenalina ma, ancor più fondamentale sarà raggiungere un pronto soccorso nel più breve tempo possibile.