Continua senza sosta il susseguirsi di eventi promossi dai produttori cinesi per la presentazione dei propri prodotti, oggi è stato presentato al pubblico il nuovo Smartphone top di gamma della Meizu, si tratta del MX5. La presentazione ha confermato tutti i rumors che si erano susseguiti nelle settimane precedenti e che avevano ipotizzato un notevole hardware, decisamente di fascia alta ma, soprattutto, ad un prezzo estremamente concorrenziale.

Il nuovo Meizu MX5 si presenta con un display Super AMOLED da ben 5.5 pollici e risoluzione Full HD, la matrice che è stata denominata Diamond è da 401 ppi, mentre il processore è un MediaTek Hello octa-core X10 a 64 bit, da 2.2 Ghz, la GPU è la PowerVR G6200.

Ma non finisce qui, perché anche la RAM è abbondante, ben 3 GB, mentre la memoria interna è da 16 GB, 32 GB e 64 GB, ulteriormente espandibile con microSD.

Nel rispetto delle ultime tendenze, Meizu non ha certo risparmiato sul settore fotografico, inserendo nel suo nuovo MX5 una fotocamera frontale da 20,7 megapixel con 6 lenti e f/3.3, l'autofocus è addirittura al laser, in modo da poter mettere a fuoco in soli 0,2 millisecondi.

Supportata adeguatamente anche la moda del selfie con una fotocamera anteriore da 5 megapixel. La batteria dovrebbe garantire un'ottima autonomia essendo da 3150 mAh ma la chicca riguarda la ricarica che, grazie alla tecnologia mCharge, permette di avere il 50% di ricarica in soli 30 minuti.

Il sistema operativo sarà, ovviamente, Android nella sua ultima versione, ovvero Lollipop 5.1 con personalizzazione Flyme 4.5. Lo smartphone, come nella migliore tradizione dei device cinesi, sarà dual-sim con l'aggiunta della doppia connettività 4G e il lettore di impronte digitali. Lo spessore è di soli 7,6 mm e il peso, nonostante la scocca di metallo, è di soli 149 grammi.

Al momento sono noti solo i prezzi per il lancio sul mercato cinese, ovvero: 259 euro per la versione da 16 GB, 289 per quella da 32 GB e, infine, 349 euro per la versione da 64 GB. La speranza e l'augurio è che i prezzi rimangano invariati anche per il mercato europeo e, soprattutto, per quello italiano dove, spesso, c'è la brutta abitudine di aumentare i prezzi che rimangono concorrenziali negli altri paesi.