Se Flegetonte e Caronte hanno toccato punte di afa e di temperature da record, adesso, dopo una breve tregua, è il turno di Acheronte, che porterà una nuova ondata di caldo di provenienza nord-africana, con temperature che supereranno in molte zone della penisola, i 37 gradi.

Ancora una breve tregua al nord che durerà fino a lunedì, con tempo instabile e venti freschi di provenienza orientale poi Acheronte riporterà i disagi già conosciuti per effetto degli anticicloni di luglio. I temporali potranno interessare anche il sud della Toscana e le Alpi piemontesi, mentre gran parte della Toscana, dell'Umbria e della Sardegna, potranno essere ancora esposte a venti e instabilità diffusa.

Acheronte dispiegherà i propri effetti già dall'inizio della prossima settimana anche al nord, mentre al sud, l'afa e le temperature elevatissime, stanno interessando in modo particolare la Sicilia e l'entroterra delle estreme regioni meridionali.

Acheronte dovrebbe proseguire nella propria opera di "martellamento" della penisola italiana fino al 10 agosto, per poi lasciare spazio a nuove correnti nord-atlantiche che porteranno nuova instabilità e rovesci, con abbassamento delle temperature. Nella prima settimana di agosto le temperature raggiungeranno i 37 gradi, ma si potranno avere anche picchi di 40 gradi nelle zone più interne del sud. L'aria calda proverrà dall'Algeria e colpirà nelle prime ore di domenica il sud Italia per poi estendersi anche verso le regioni settentrionali.

Esultano gli operatori degli stabilimenti balneari.

Se l'afa di questa estate torrida, stimata tra le più calde di sempre, è un motivo di soddisfazione per gli operatori degli stabilimenti balneari, presi d'assalto dai bagnanti in cerca di un bagno refrigerante, lo stesso non si può dire per il coltivatori. Le temperature record, hanno fatto lievitare enormemente i costi per le coltivazioni, che richiedono un maggior apporto di acqua e di rimedi per evitare che il raccolto vada distrutto sotto gli effetti dell'altissimo tasso di umidità. Negli stabilimenti balneari, di contro, si registra un notevole aumento di fatturato, che ha fatto dimenticare i recenti anni di vacche magre.