E' l'alba del giorno dopo il disastro in Calabria: una regione messa in ginocchio da oltre 48 ore di pioggia battente su tutta la fascia ionica e nell'entroterra reggino. Uno scenario simile a quello visto tante volte nei film in un futuro post apocalittico. E' questo che alla prime luci dell'alba, la forza del Ciclone che da Venerdi 30 ottobre si era "incastrato" a causa delle condizioni altamente favorevoli su Sicilia e Calabria ha devastato un territorio gia storicamente a forte rischio di dissesto idrogeologico, ma anche soggetto all'incuria di chi addetto alla manutenzione e ai lavori di riqualificazione fa da sempre orecchie da mercante.
I danni
Risultano ingenti nel reggino, dove il Ferruzzano ha esondato in prossimità della cittadina calabra di Brancaleone cancellando il tratto ionico di S.S. 106 e portando nella furia con se anche il tratto di linea ferrata utilizzata quotidianamente dai pendolari per attraversare la fascia che affaccia sul Mar Ionio. Danni e un decesso sono stati registrati invece a Taurianova, dove l'ingente quantitativo di pioggia ha trascinato con se un uomo ritrovato soltanto 24 ore dopo privo di vita. Nel crotonese, disagi e allagamenti lievi sul tratto di lungomare cittadino mentre nel paese diCotronei un'edificio diroccato e' crollato sotto la pioggia incessante senza arrecare per fortuna pericolo alla cittadinanza.
Il record di accumuli d'acqua spetta pero' ai territori tra Aspromonte e Serre dove si e' registrato un quantitativo che va dai 600 mm ai 720 mm.
Arriva Delrio
In queste ore si e' avviata la macchina del Governo: e' in viaggio con destinazione la città diReggio Calabria il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano DelRio che si metterà all'opera al fine di effettuare in collaborazione con le autorità locali la conta dei danni che sembrano senza dubbio alcuno ingenti. L'arrivo del Ministro servirà anche a stabilire l'entità dei danni arrecati al tratto di S.S. 106 ionica e alla linea ferroviaria attualmente interrotta.