IlServizio Geologico d’Italia dell’I.S.P.R.A ha segnalato attraverso il progetto ITHACA (Italy Hazard from capable faults) progetto creato per indicare le faglie presenti sul territorio italiano, che a catanzaro sono presenti due faglie che attraversano la città. La prima taglia a metà l'intero territorio catanzarese attraversando trasversalmente il centro storico, mentre la seconda si trova nella frazione di Janò, che è la zona che presenta, tra l'altro, il rischio sismico maggiore.Il comune di Catanzaro è, comunque, uno dei pochi comuni ad avere uno strumento quale il piano di gestione delle emergenze.
Il Piano del Comune di Catanzaro riporta tutte le mappe dettagliate sull'intera pericolosità del territorio e il suo indice di rischio è di 0.1217 che è comunque superiore al valore medio nazionale. Secondo le analisi effettuate è emerso che l'area di Catanzaro possa essere soggetta a fenomeni sismici che possono avere magnitudo variabile nel tempo e in alcuni casi maggiori di 7.0.
In una tabella riassuntiva sono stati riportati i terremoti superiori al grado 3 verificatisi tra il 1600 e il 2002 nell'intero territorio catanzarese e Calabria Centrale. Il Terremoto con intensità maggiore che si sia verificato è stato nel 1638 con magnitudo di 7.03 i più recenti nel 1994 di magnitudo 4.47 e nel 2002 magnitudo 4.39.
Il piano di emergenza del comune di Catanzaro prevedeche le aree localizzate per aree di attesa, cioè aree in caso di eventi sismici per ospitare la popolazione, siano 73 dislocate fra i vari quartieri del Comune per una superficie complessiva di 380.748 mq.
Le aree di ricovero per la popolazione dove la popolazione potrà risiedere per brevi,medi o lunghi periodi sono 29 per una superficie complessiva di 334.030 mq e in grado di accogliere 67046 persone, tra le aree più rilevanti si notano il Parco della Biodiversità, lo stadio Ceravolo, il piazzale dell'Università Magna Grecia o il parcheggio antistante il centro Commerciale Le Fontane e molti altri luoghi presenti sul territorio.