Una vasta area di alta pressione sta interessando l'Europa centrale e anche l'Italia. Gli ingredienti fondamentali sono temperature miti e tempo soleggiato su gran parte della penisola. Nonostante tali caratteristiche sinottiche, all'estremo Sud, specialmente sulla Sicilia e sulla Calabria si sta assistendo a un'elevata instabilità.

Lo sviluppo di questi fenomeni temporaleschi sui rilievi sono i tipici temporali di calore, termine colloquiale con il quale si identificano i fenomeni termoconvettivi.

Imponenti celle temporalesche, ovvero i cumulonembi, lungo i rilievi di Calabria e Sicilia si spingono fino ai 12 chilometri di altezza, sino a raggiungere la tropopausa. Come mostra l'immagine satellitare diverse celle temporalesche stanno insistendo sulle aree interne, specialmente sui rilievi.

Il tutto accompagnato da una notevole attività elettrica. Quasi duemila fulmini sono caduti nelle ultime ore tra la Sicilia e la Calabria.

Analisi sinottica e cause della termoconvezione

Come già detto in precedenza, ci ritroviamo in una vasta area di alta pressione. Ciò determina bel tempo su gran parte del territorio.

Ci si potrebbe chiedere come mai nonostante tali caratteristiche si stia assistendo ad una forte instabilità su queste aree.

Il motivo risiede nelle condizioni presenti in alta troposfera. Esattamente le motivazioni sono due: infiltrazioni di aria fresca in media troposfera ed abbassamento della tropopausa dinamica.

I temporali termoconvettivi si formano specialmente nel pomeriggio, in condizioni di deboli alte pressioni con cedimenti depressionari in quota. I rilievi montuosi si comportano come dei "trampolini di lancio" per le cosiddette "termiche", cioè bolle d'aria caldo-umida che risalgono verso l'alta troposfera. Al suolo vi sono invece condizioni stabili con caldo anche afoso. Il fenomeno dei temporali di calore quindi è strettamente legato ai rilievi.

Affinchè però possa avvenire tutto ciò, è indispensabile la presenza di un "forcing convettivo" ovvero di un ingrediente capace di instabilizzare l'atmosfera e quindi creare un forte gradiente termico verticale.

La presenza della TDA, ovvero acronimo di Tropopause Dynamic Anomaly (Anomalia della Tropopausa Dinamica) è uno dei fattori scatenanti. Questa anomalia determina un'area con vorticità molto più elevate rispetto all'ambiente circostante, ovvero invasione di aria stratosferica in troposfera.