In Italia il premio dell'assicurazione auto è il più alto in Europa e tra le varie cause che spesso vengono citate, primeggia la cosiddetta concentrazione delle quote di mercato, vale a dire un regime di sostanziale monopolio tra le più 3 grandi imprese assicurative che operano nel nostro paese (gruppo Unipol, gruppo Allianz e gruppo Generali).

Questo dato è confermato anche dalla raccolta premi del 2013. I 3 colossi si garantiscono infatti ben il 61,38% dei premi totali, avendo raccolto ben 9.963 milioni di euro sui 16.232 milioni dell'intero mercato auto.

I primi 10 gruppi assicurativi hanno inoltre incamerato circa il 90% dell'intera raccolta della responsabilità civile.

Osservando i dati delle singole compagnie, Unipol occupa il primo posto con una raccolta premi del 28,06% (1.919 milioni di euro ), seguita da Generali con l'11,17% (1.919 milioni) e da Allianz con il 10,77% (1.851 milioni). Ben il 75% è stato guadagnato dalle prime 10 compagnie assicurative (dietro i tre colossi Unipol, Generali ed Allianz, in ordine: Cattolica, Groupama, Axa, Vittoria, Zurich, Reale Mutua e Sara.

Cambio al vertice invece per le compagnie assicurative on-line. Genialloyd (del gruppo Allianz) si issa in undicesima posizione con una raccolta premi di 398 milioni di euro, superando rispetto al 2012 sia Direct Line dodicesima con 362 milioni, sia Genertel (gruppo Generali) tredicesima con 352 milioni.

Particolare interessante è che non cambia rispetto all'anno precedente la modalità di stipula delle polizza auto e la raccolta premi lo conferma. L'86,3% dei premi per assicurare il parco auto degli automobilisti italiani è stato pagato al canale tradizionale degli agenti (86,8% nel 2012); il 3,5% al comparto dei broker (rispetto al 3,3% dell'annualità precedente), mentre nonostante le possibili opportunità di risparmio, rimane invariata la quota di mercato di premi delle compagnie telefoniche (8,3%), segno evidente che rimane un misto di scetticismo e di scarsa fiducia nei confronti del comparto on-line.

Studi di settore degli anni precedenti sembravano indicare la vendita delle polizze assicurative tramite il canale degli sportelli bancari, il fattore di crescita più importante. Ad ora il mercato non sembra dimostrarlo e la quota di raccolta premi presso gli sportelli bancari è rimasta pressoché invariata (1,6% rispetto al 1,3% del 2012).