Un'intera città attendeva il riscatto, il Napoli ha risposto presente. Dopo i mugugni per l'ennesima occasione persa in campionato la vittoria contro lo Swansea di Monk, unico risultato utile per raggiungere gli ottavi dopo lo 0-0 dell'andata, non poteva mancare. Gli azzurri la ottengono soffrendo, al cospetto di un avversario che nell'arco dei 180 minuti non avrebbe affatto demeritato la qualificazione.

Una partita bella, con tantissime occasioni da una parte e dall'altra, e in cui lo Swansea ha per larghi tratti messo in evidenza le lacune dell'11 di Benitez.

Al 12' vicinissimo lo Swansea al vantaggio con un pallonetto di Emnes, sbroglia sulla linea Albiol, un pò distratto nell'occasione. Pallonetto che invece riesce a Lorenzo Insigne al sedicesimo di gioco su sponda precisa di Higuain (che risulterà impreciso in due occasioni prima e immediatamente dopo il vantaggio azzurro).

Napoli che prova a gestire ma soffre i gallesi in fase di palleggio e sull'ennesimo buco subisce dopo meno di venti minuti il pari. Bony s'infila in una voragine difensiva e serve De Guzman che batte un incolpevole Reina. E' 1-1 ora a passare sarebbero gli uomini di Monk. Il Napoli accusa il colpo ed è grazie al portiere spagnolo, determinante anche da libero, che riesce ad arrivare sul pari allo scadere della prima frazione di gara.

Il secondo tempo inizia con le due squadre che non affondano e Benitez decide di cambiare volto alla gara, toglie prima un Pandev a corrente alternata per Hamsik e poco dopo inserisce Mertens per un ottimo Insigne, spesso pericoloso oltre al gol, lasciando in campo un Callejon non propriamente in giornata di grazia. I cambi non sembrano sortire inizialmente gli effetti desiderati, Mertens sembra troppo solo ed Hamsik tende a nascondersi, ma il loro secondo tempo sarà in crescendo.

Dopo aver sofferto due fiammate di Hernandez e Bony il Napoli al 78' riagguanta il vantaggio. Sprint di Mertens sull'out destro, palla in mezzo e Higuain sfruttando un rimpallo favorevole fredda Worm con un destro letale e preciso, 2-1 il San Paolo è una bolgia. Lo Swansea prova a rialzare la testa e Benitez si copre, inserisce Britos per Callejon in risposta all'ingresso di campo di Pozuelo per De Guzman.

Le squadre si allungano e la partita diventa imprevedibile. Higuain e Hamsik sbagliano due gol fatti a conclusione di altrettante ripartenze folgoranti. Pepe Reina garantisce la qualificazione con una parata sontuosa su colpo di testa di Tiendali all'88' di gioco. I ribaltamenti di fronte sono continui e allo scadere Inler chiude la pratica con un destro sotto le gambe di Worm a coronamento di un contropiede firmato Higuain-Hamsik.

Il San Paolo è in visibilio, scaccia via gli incubi dell'ennesima rimonta nel finale e raggiunge gli ottavi di Europa League. Benitez soffre ma raggiunge il proprio obiettivo (e agguanta la settima vittoria casalinga su sette nelle coppe). Un Napoli che comunque non è esente da critiche e può e deve, a partire dalle solite amnesie difensive passando per un centrocampo che è apparso sotto tono, nell'arco delle gare ha sofferto moltissimo gli avversari che come ammesso anche da Reina (migliore in campo con Insigne e un Higuain un pò sprecone ma stoico e determinante) avrebbe meritato indubbiamente di piu'. Ma ciò che contava oggi era il risultato. Il Napoli a Marzo sarà ancora su tre fronti.