Notte stellare per il Napoli, che ha raggiunto la finale di Coppa Italia con il Mito Maradona sugli spalti a fianco al patron De Laurentiis: praticamente un sogno per ogni tifoso azzurro. Il presidente partenopeo commenta: "E' stata una serata nata sotto una buona stella, da sottolineare due elementi positivi: i ragazzi hanno dimostrato di essere una squadra vera e l'altra cosa bellissima è l'arrivo di Maradona, a cui ho regalato la maglia del Napoli con il numero 10. L'accoglienza che gli ha tributato il San Paolo è stata entusiasmante".

Aurelio De Laurentiis, al termine dello splendido e netto 3-0 rifilato dal Napoli alla Roma, dispensa parole 'zuccherose' per il tecnico Rafa Benitez: "Quando sono presente allo stadio scendo spesso negli spogliatoi, per capire le indicazioni di Benitez. I ragazzi lo ascoltano e Rafa è uno spettacolo, una furia, mi piacerebbe filmarlo un giorno. Ha inserito un nuovo modulo, con tanti giocatori nuovi. Anche gli innesti di gennaio (Jorginho, Goulham) stanno facendo bene. Tanto di cappello a Benitez che intuisce i giocatori validi, non bisogna avere fretta. Molti si divertono a fare il toto-mercato, ma bisogna capire che non è detto che chi costa di più poi sarà per forza importante per la squadra".

A Radio24, invece, il vulcanico presidente della Filmauro ha dichiarato: "Benitez sembra mio padre, fratello, amico e incarna tutto il calore che la napoletanità esprime in famiglia. La sua grande umiltà mi ha impressionato. Ci siamo incontrati in estate a Londra per una colazione e dopo due ore avevo deciso: Rafa era l'uomo perfetto per casa Napoli". 

Don Aurelio evidenzia differenze col predecessore dello spagnolo, ovvero Walter Mazzarri (ora all'inter): "La differenza con Mazzarri? Benitez mi dice 'Aurelio, bisogna cambiare, nessuno in Europa gioca col modulo 3-5-2, le grandi squadre fanno il 4-2-3-1'. Dopo la cessione di Cavani ci siamo adeguati a questa soluzione, cercando più alternative e meno egoismi. Mazzarri invece aveva paura di impiegare calciatori e moduli nuovi. Un esempio? Edu Vargas (giovane talento cileno ex vicepallone d'oro sudamericano). L'abbiamo pagato tantissimo e da noi sembrava un ectoplasma. Sabato nella Liga all'esordio col Valencia (è in prestito) ha fatto gol e assist".

Sulla presenza del 'Pibe de Oro' Maradona a Napoli: "Diego è uno di casa. Tanti anni fa abbiamo passato una notte assieme in cui mi ha raccontato la sua grandiosa vita. Come ruolo in società potrebbe fare l'ambasciatore del Napoli in giro per il mondo: vantiamo ben sei milioni di tifosi in Italia e altrettanti sparsi dappertutto, Maradona sarebbe un grande collante e coagulante". Il presidente ora promette battaglia anche in campionato: "Giocheremo fino alla fine onorando la maglia e venderemo cara la pelle. Dopo la sosta di Natale ricominciare è difficile, avevamo cinque infortunati e le influenze del calciomercato. Se si potesse lavorare senza tutte queste pressioni, compreso l'assillo del nuovo stadio da progettare, si potrebbe fare anche di più".