Torna la Nazionale e, come è ormai solito da tempo, tornano anche le polemiche riguardo alle scelte dei convocati da parte del commissario tecnico. Quando si presentò come il nuovo ct azzurro, Antonio Conte aveva parlato di meritocrazia e di maturità come requisiti fondamentali per essere convocati a Coverciano. La lista dei convocati per le partite contro Croazia e Albania hanno lasciato perplessi molti giornalisti e opinionisti a causa della presenza di alcuni calciatori che, a detta di molti, non meritavano la convocazione.

Balotelli

Ovviamente la convocazione che ha riscosso maggiore polemiche è stata quella di Mario Balotelli che non sta vivendo un periodo felice e prolifico al Liverpool.

L'attaccante ha segnato un solo gol nelle 14 presenze ufficiali con la maglia dei Reds. In Premier League non ha ancora lasciato il segno nelle nove comparse fatte fino ad oggi e così in molti si chiedono come mai il tecnico leccese lo abbia convocato. Inoltre sulla chiamata dell'ex rossonero veleggia il fantasma della Puma, sponsor tecnico della Nazionale e di Balotelli e che pare aver influito in maniera decisiva sulle scelte dell'ex allenatore della Juve.

Giovinco

Il talento della "Formica Atomica" non si discute e le ultime apparizioni con la maglia azzurra hanno dato la conferma, ma lo juventino sta trovando pochissimo spazio nell'attacco della Juve di Allegri. Inoltre Giovinco non ha ancora trovato la via della rete a differenza dei suoi colleghi di reparto Tevez, Morata e Llorente.

Probabilmente in molti avrebbero preferito la convocazione di gente giovane e in forma come Gabbiadini o Okaka Chuka.

Pasqual

La Fiorentina non sta attraversando un bel periodo e tra i giocatori criticati dai tifosi c'è Manuel Pasqual, capitano della squadra viola. Escluso il bel gol su punizione in Europa League contro il Paok Salonicco, il terzino gigliato non compare spesso nella formazione titolare di Montella e, quando scende in campo, il terzino viene spesso bersagliato dai suoi tifosi. Inoltre la sua convocazione, insieme a quella di Moretti, mal si sposa con il progetto di lancio di giovani talenti che Conte e Tavecchio avevano sponsorizzato all'inizio del loro ciclo.