Non sono passati nemmeno venti giorni dalla fine delle trattative, che, alla vigilia di una gara importante per ovvi motivi - quella contro il Genoa a Marassi - in casa Juventus si torna a parlare già di mercato. E per quel che concerne le uscite. Forse l'unica novità in tal senso è che non si tratta di Pogba, bensì di Alvaro Morata. I due ormai, oltre ad essere compagni di squadra, formano un binomio sempre di rilevanza per giornali e rumors.

Le dichiarazioni dei personaggi

Morata, dunque. É proprio il suo futuro a tener banco e destar preoccupazione nei pensieri del direttore generale Marotta. Il quale, oltre al deludente avvio di stagione della squadra - eccezion fatta per la gloriosa trasferta di Manchester in Champions -, deve così pensare anche alle vicende presenti, ma soprattutto future, del centravanti juventino. Ecco allora che la settimana in procinto di terminare è stata ricca di novità. Fra parole dei diretti interessati e possibili strategie, va fatto il punto della situazione. Partendo in ordine cronologico ci sono da registrare le parole di Florentino Perez, presidente del Real Madrid, che di Morata ha parlato ai microfoni di Marca a margine dell'assemblea dei soci del club di sabato scorso: "Lo possiamo riportare a casa, si sta formando fuori, ma a fine stagione pagando 10 milioni in più rispetto a quanto ci ha dato la Juventus possiamo riaverlo".

Parole non rassicuranti e pervenute all'orecchio degli esponenti bianconeri, ma anche al padre e agente dello stesso giocatore, che a Calciomercato.it ha detto: "Mio figlio si gode il momento, non ci pensa". - E ancora - "Real? Ripeto, si trova benissimo in bianconero". Queste dichiarazioni, invece, contrariamente a quelle del numero uno dei Blancos, avranno fatto piacere ad Agnelli e Co. A chiudere il cerchio delle frasi dette, infine, è lo stesso protagonista, Morata: "Siamo a settembre, non so cosa succederà a giugno". Un'uscita che non scontenta nessuno e sta nel mezzo rispetto alle precedenti: i Galacticos possono sperare che il calciatore cambi le proprie volontà e la Juve non deve divorarsi il fegato fin da ora nel pensarci.

Fra buoni propositi e piani di "blindamento"

Cambio di volontà, appunto. Perchè uno degli elementi centrali in tutto ciò è certamente questo, ovvero le intenzioni del numero 9. L'attaccante, dopo la finale di Champions dello scorso giugno contro il Barcellona, si disse volenteroso di continuare col club torinese e di dover ancora tanto a questa società, che è stata la prima ad aver puntato su di lui. Nel frattempo, e nel dubbio, la Juve si mobilita studiando il rinnovo del contratto per Morata. A gennaio, quindi, l'offerta al giocatore potrebbe essere questa: prolungamento fino al 2021 - attualmente il contratto scadrebbe nel 2019 - e ingaggio aumentato di 1 milioni, passando così da 2,5 a 3,5.

Tuttavia, qualora ipoteticamente dovesse coronarsi capocannoniere del campionato, non sarebbe impensabile ipotizzare uno stipendio di 5 milioni netti a stagione per la prima punta spagnola.

Cosa succede durante l'attesa

Il Real Madrid, forte della clausola inserita nel contratto di vendita di Morata alla Juventus, cioè quella relativa al diritto di recompra, aspetta evoluzioni e nuovi colpi del "suo" gioiello; la Juve stessa, avendocelo in casa, se lo gode, ma intanto prova a blindarlo; Alvaro, invece, pensa a fare quel che ha fatto consecutivamente nelle ultime quattro partite europee: segnare e riportare in alto i suoi.