Dieci gol in tredici partite. Un rendimento da urlo per Leonardo Pavoletti, con la maglia del Genoa. Tanto che per i tifosi del grifone è diventato 'Pavoloso', un po' come i suoi gol: favolosi. Classe 1988, poca Serie A e tanta, tantissima Serie B sulle spalle.
La svolta è arrivato con la maglia del club più antico di Italia, dove il centravanti sembra aver trovato la sua dimensione ideale.
"Penso che il primo salto sia stato fatto a Lanciano - spiega il padre ai microfoni di 'Gianlucadimarzio.com' - lì mister Gautieri gli diede fiducia e lui ricambiò sul campo. Anche a Varese ci sono stati momenti importanti".
Pavoletti sogna l'Europeo di giugno
Pavoletti ha sempre avuto un buon fiuto per il gol, alcuni dei quali sono stati fondamentali per le squadre in cui ha giocato: "Con il Varese fece un poker grandioso nei playout. Nella memoria resta anche il primo gol in Serie A contro il Palermo ma anche quello segnato al Parma con il Genoa. Il primo gol con la maglia rossoblu". Obiettivo nazionale, con gli Europei alle porte: "Non sarà facile, serviranno tanti gol ma ci auguriamo tutti che possa farcela a strappare una convocazione.
Leo idolo del fantacalcio? Non conosco benissimo il gioco ma d'altra parte lui sa farsi volere bene da tutti. È un ragazzo davvero semplice, è tranquillo e ama Livorno e Genova. Probabilmente per via del mare".
Il padre: "Leo ama Genoa e i tifosi rossoblu"
Il centravanti del grifone adesso vive con la sua compagna Elisa nella vecchia casa di Juray Kucka, passato al Milan di Sinisa Mihajlovic in estate. E sul futuro Pavoletti Senior non se la sente di escludere nulla, anzi: "Leo sta benissimo al Genoa, ama i tifosi e la piazza. Pure io ormai sono un grande sostenitore dei rossoblu. Chiaro che se andasse a giocare in un top club farebbe un grande salto di qualità e io ci spero. Non solo le società che ambiscono al titolo ma anche quelle come Fiorentina e Lazio che disputano le coppe. Sarebbe un passo avanti, come è successo Diego Perotti e Iago Falque".