Dopo l'ufficializzazione della separazione consensuale, una "soluzione condivisa" da entrambe le parti (cosi definita dallo stesso diretto interessato) per Roberto Mancini spuntano diverse ipotesi sulla sua prossima panchina, e tutti gli indizi conducono verso un club inglese.
La pista inglese che porta all'Arsenal
Roberto Mancini è un tecnico che non ha mai fatto segreto di stimare profondamente il calcio inglese.
I quattro anni trascorsi a Manchester (sponda City), evidentemente, lo hanno proiettato in una dimensione manageriale che gli appartiene pià di ogni altra realtà nella quale abbia allenato in passato.
Quella che sta per iniziare, per Arsene Wenger (attuale allenatore dell'Arsenal, Premier League inglese) potrebbe essere la sua ultima stagione. E' ipotizzabile, dunque, un anno sabbatico per l'allenatore di Jesi, pronto a rituffarsi in una nuova avventura dopo aver metabolizzato le delusioni derivanti dall'esperienza nerazzurra.
Lo stesso Wenger, non più tardi dei primi giorni di luglio, non aveva fatto mistero di poter aspirare alla panchina (a quel tempo ancora libera) della nazionale inglese; anche qui, con ogni probabilità, Roberto Mancini sarebbe stato lusingato di essere preso in considerazione, tuttavia in seguito la decisione della FA è stata quella di affidare la responsabilità del team nazionale inglese a Sam Allardyce, ex allenatore del Sunderland.
Mancini allenatore, il suo passato
Certo, i successi maggiori da allenatore li ha ottenuti proprio sulla panchina dell'Inter (due scudetti sul campo oltre allo scudetto arrivato dopo le sentenze di Calciopoli), due Coppe Italia e due Supercoppe.
In terra anglosassone, tuttavia, Mancini ha saputo vincere tre trofei proprio con i Citizens (un campionato, una Coppa d'Inghilterra ed una Community Shield, l'equivalente della Supercoppa nostrana) e il fascino di poter gestire anche il mercato, oltre che lo spogliatoio, lo stanno portando a pensare ancora una volta ad una possibile meta in Premier League.
Una nuova esperienza inglese, per Roberto Mancini, potrebbe significare una nuova sfida per riproporsi nel panorama calcistico internazionale e la piazza londinese dell'Arsenal potrebbe rappresentare un ottimo trampolino di lancio per l'allenatore jesino.