Dopodomani, giovedì 15 settembre, si gioca la prima giornata di Europa League, stagione 2016-2017. Ecco i pronostici delle partite delle squadre italiane, Inter Roma Fiorentina e Sassuolo. Nella giornata di oggi intanto si segnala il debutto in Champions del Napoli contro la Dinamo Kiev, mentre domani l'attesa è tutta per la sfida tra Juventus e Siviglia, in programma allo Stadium di Torino. In EL vantiamo 4 squadre, con Inter e Roma le più accreditate non soltanto per la qualificazione ai sedicesimi ma anche per un percorso che possa portarle lontano.
Le dritte
Pronostico Inter-Hapoel Beer Sheva: i nerazzurri non dovrebbero avere grosse difficoltà per sbarazzarsi dell'Hapoel. Detto delle assenze, forzate, di Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic, per via del fair play finanziario imposto dall'Uefa, la squadra allenata da De Boer rimane, sulla carta, di un altro pianeta rispetto ai rivali israeliani, conosciuti più per la loro presidentessa in curva durante le trasferte piuttosto che per le loro qualità tecniche. Segno 1
Pronostico Viktoria Plzen-Roma: impegno più complicato per i giallorossi di Luciano Spalletti, che però già contro il Porto, almeno nella sfida d'andata, avevano dimostrato di poter stare in Champions League. I cechi non sono più la squadra che un tempo si qualificava con una certa facilità alla fase a gironi di Champions, e poi con un Totti così difficilmente i capitolini possono fallire una nuova volta l'appuntamento con la vittoria in Europa, dopo la clamorosa eliminazione nel preliminare.
Segno 2
Pronostico Paok-Fiorentina: l'idea che c'è sui viola è che siano un cantiere di belle speranze, nonostante la rosa non sia poi così cambiata rispetto alla scorsa stagione, se si esclude la partenza di Marcos Alonso, con Corvino quasi obbligato a cedere l'esterno sinistro al Chelsea per una plusvalenza monstre. Contro i greci la Fiorentina parte sì favorita ma per portare a casa i 3 punti la sensazione è che dovrà sudare più del previsto.
Segno X
Pronostico Sassuolo-Athletic Bilbao: sulla carta gli spagnoli sono superiori rispetto alla squadra allenata da Di Francesco, ma tutte le partite vanno giocate, iniziano e finiscono sul rettangolo di gioco. L'assenza di Berardi pesa come un macigno ma non può, e nelle squadre di Di Francesco a maggior ragione, un singolo fare da solo la differenza, non almeno nel calcio totale dell'ex allievo di Zeman. Rimane comunque la difficoltà di una partita di certo non semplice. Segno X2