In seguito alla cessione del Milan ai cinesi, la cui firma definitiva sarà siglata non dopo della metà di dicembre, l'epoca Berlusconi si arresta concludendosi contemporaneamente la carriera del preziosissimo a.d. Adriano Galliani, che davanti ai telespettatori di Milan Tv si sfoga così: "Sono le mie ultime tre settimane dopo oltre trenta anni. Non saprei che altro ruolo fare. Quello che abbiamo fatto insieme rimane e la storia sarà meglio della cronaca".

I successi del Milan con Galliani

In questi trenta anni, i successi del Milan non sono certo mancati: 28 primi posti, 16 secondi posti, 5 Coppe dei Campioni, 6 Supercoppe italiane, 5 Supercoppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa Italia e 1 Coppa del Mondo per club Fifa.

Per non parlare, poi, dei campioni che hanno varcato il centro di Milanello, facendo sognare milioni e milioni di tifosi per le loro prodezze:Daniele Massaro, Giovanni Galli, Marco Van Basten, Ruud Gullit, Filippo Inzaghi, Kakà, Andriy Shevchenko, Manuel Rui Costa, Zlatan Ibrahimovic, Clarence Seedorf e paolo maldini, milanista di nascita e di generazione. La coppia Berlusconi-Galliani lascia di sicuro un'impronta importante nella storia del club rossonero; è, infatti, grazie al presidente Berlusconi che il Milan non fallì, rilevandolo nel 1986, in seguito ad un periodo difficile dovuto a due retrocessioni in B: è questo il periodo più fecondo del club di Milanello, nel quale ottenne il numero più elevato di trofei.

I nuovi proprietari cinesi

Mancando poco meno di mese alla firma, il presidente e l'amministratore delegato si godranno, ancora da dirigenti, il derby, che si disputerà il prossimo 20 novembre. In questo caso parleremo di un derby doppio non solo perché, come è normale, entrambe le squadre provengono dalla stessa città, ma anche perché Milan e Inter sono di proprietà di due società cinesi: la Suning Holdings Group per l'Inter e la Sino-Europe Sports per il Milan, avendo sborsato rispettivamente 270 milioni di euro e 828 milioni di dollari.

Nonostante Galliani non farà più parte, a breve, della dirigenza del Milan, con molta certezza non lo mollerà mai, restando sempre sugli spalti con il suo inconfondibile impermeabile chiaro esultando ad ogni goal, perché la fede e l'amore verso qualcosa superano di gran lunga il valore del denaro e il titolo di una carica. Sempre.