Giornate movimentate a Casa Milan negli ultimi giorni. Dopo essersi visto rifiutare la proposta di voluntary agreement, l’ad Marco Fassone aveva proposto il settlement agreement, e si era dichiarato ottimista sulle decisioni della UEFA a seguito degli incontri avvenuti. Ottimismo che, due giorni fa, si è tramutato in sconcerto, fra la società e tutti i tifosi. Nessuno si aspettava una mano così pesante da parte della UEFA, soprattutto alla luce del fatto che mai nessun altro club si era visto negare il settlement.
Eccezion fatta per la Dinamo Mosca, che nel 2015 sprofondò in una profonda crisi finanziaria costellata dalla necessitá di vendere i migliori giocatori. Il tutto culminò con una retrocessione. Quello che si augurano i tifosi rossoneri è di non vivere mai scenari simili. Il danno di immagine per la società rossonera resta comunque rilevante.
Ecco tutti i possibili scenari
A seguito della decisione della UEFA presa nella serata di martedì, i tifosi rossoneri temono il peggio: l’esclusione dalle coppe. Sanzione che macchierebbe in maniera indelebile la storia del club di via Aldo Rossi, ma conviene davvero alla UEFA punire il secondo club più vincente di sempre in campo internazionale? Ci sono molti dubbi a riguardo.
Sulla decisione della UEFA ha inciso non tanto la situazione finanziaria disastrosa degli ultimi 3 anni di gestione della vecchia proprietà, ma senza dubbio il mistero attorno al volto del presidente Yonghong Li, reo, secondo la UEFA, di non dare quella sicurezza economica di cui un club come il Milan necessita. Ma la domanda che si pongono tutti i tifosi rossoneri nelle ultime ore è: perché questo accanimento contro il Milan, quando il fondo Elliot ha garantito (con tanto di contratto) che si occuperebbe del Milan fino al 2022, nella peggiore delle ipotesi in cui Li non riuscisse a rifinanziare in tempo il debito? E soprattutto, perché accanirsi contro il Milan e non contro chi da anni fa il bello e il cattivo tempo in campo europeo, spendendo cifre a dir poco folli?
L’ironia dei social impazza nelle ultime ore, ma c’e poco da ridere. Perché la situazione del Milan dimostra come ormai il calcio italiano venga oltraggiato ai piani alti. Il fair play finanziario dunque è una copertura per i club più ricchi?
Europa League rilancio per il Milan
L’esclusione dalle coppe è comunque prevista per violazioni gravissime, ed è dunque preventivabile che il tutto si risolva con una multa da parte della UEFA o il restringimento della rosa in Europa League. Proprio quest’ultima, a seguito della discussa eliminazione dello scorso anno, deve essere il trampolino di lancio per le ambizioni del nuovo Milan, chiamato a tornare, l’anno prossimo, al suo habitat naturale: la Champions League. Contro tutto e tutti.