In Serie B, le ultime vicende legate alle mancate iscrizioni di Bari e Cesena, nonché la situazione finanziaria traballante dell’Avellino, ha fatto scattare il complicato meccanismo federale che prevede la possibilità di ripescare alcuni club, in base ad una graduatoria che tiene conto di più fattori, come elementi imprescindibili, per essere riammessi al campionato cadetto.

Mai, come quest’anno, si è assistito ad una vera e propria battaglia, a colpi di carte bollate che i club, attraverso i propri legali, hanno presentato per entrare di diritto nella graduatoria federale, e sperare di tornare nel calcio che conta, per allontanare lo spettro di un nuovo infernale campionato di serie C.

Dopo il ricorso vinto dal Novara, ecco il Catania

Proprio il ricorso vinto nelle ultime ore dal Novara ha costretto la Figc a rivedere la stessa graduatoria dopo che erano stati stabiliti alcuni criteri nello scorso fine maggio che prevedevano l’esclusione dai ripescaggi dei club che avevano subito sanzioni amministrative nelle stagioni 2015-16, 2016-17 e 2017-18.

La battaglia legale vinta dal Novara ha aperto le porte ad altri club e, fra questi, troviamo il Catania che, improvvisamente, è balzato tra le primissime posizioni della graduatoria, riaccendendo il sogno dei propri tifosi per una serie B che manca ormai da molti anni.

Allo stato attuale e senza pretendere di stilare una classifica della graduatoria sono quattro le contendenti che potrebbero aspirare di diritto a prendere il posto di Bari, Cesena ed eventualmente dell’Avellino: Novara, Siena, Catania e Ternana.

Questo l’elenco stilato anche dalla redazione della Gazzertta dello Sport, mentre più distante troviamo la Pro Vercelli che ha annunciato un’azione legale contro la decisione di riammettere il Novara ed il Catania tra i club che hanno diritto al ripescaggio; insomma, un vero e e proprio caos che andrà avanti forse fino alla vigilia del campionato di serie B e che potrebbe aprire scenari impensabili per una normativa che purtroppo in questi casi non risulta essere abbastanza chiara.

Scendono in piazza le amministrazioni comunali di Siena e Catania

Intanto, al fianco dei club, scendono in piazza le amministrazioni comunali di Catania e Siena, a tutela degli interessi della propria squadra, con adeguamenti all’impianto di illuminazione e l’installazione di seggiolini, come nel caso del club toscano, o con accorati appelli da parte del Sindaco, come quello catanese. ‘Pretendiamo che vengano rispettate le regole per i ripescaggi e nessuno ipotizzi interpretazioni diverse’, così si è espresso Salvo Pogliese il primo cittadino della città etnea, a conferma che sono in ballo storia, prestigio e, soprattutto, interessi legati ad una competizione distante anni luce dalle sabbie mobili della serie C.

Occorre, pertanto, che i vertici federali facciano piena luce e applichino alla lettera quello che prevede la normativa, senza indugio, per delineare in maniera definitiva i quadri societari delle squadre che parteciperanno al campionato di serie B 2018/19.