Franco Causio, ex ala bianconera, in occasione dei suoi 70 anni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha evidenziato i momenti più importanti della sua carriera. Il racconto comincia con la sua passione per la Juventus, nata da ragazzo e poi proseguita e rinvigorita durante gli anni della sua militanza tra le fila della Vecchia Signora. L’intervistato ringrazierà sempre il club di Agnelli perché “mi ha fatto diventare uomo, ricco e famoso”, ma non ha digerito ancora la sua improvvisa cessione all'Udinese.
“Sono stato scaricato di brutto e non ho mai capito da chi”, queste le dichiarazioni del campione del mondo ‘82. Quando ha ricevuto il ben servito, il presidente era Boniperti, il quale ha sempre negato di essere stato lui a sbarazzarsi di Causio. L'altro indiziato è Trapattoni, ma non ha mai ammesso la sua colpevolezza, per cui la verità resterà un mistero. Il trasferimento a Udine, accolto in un primo momento a malincuore, si è rivelato molto proficuo, perché di lì a poco sarebbe stato chiamato da Bearzot, da lui ritenuto unico, per partecipare al mondiale. Con Bearzot ha vinto anche la partita a scopone contro il presidente della Repubblica Pertini che giocava in coppia con Dino Zoff, capitano della Nazionale.
Anche Pertini rappresenta un uomo eccezionale per l'ex bianconero, infatti, quando l'anno dopo è venuto in visita a Udine, l'ha voluto incontrare. Il rapporto con Gianni Agnelli è sempre stato splendido ed anche dopo il divorzio dal suo club si sono incontrati. Ricordando la sua Juventus non riesce a capire se quella in cui giocava lui, costituita da ben 11 italiani sia più o meno forte di questa, ma è sicuro che se la giocherebbero.
La Champions e l'importanza di Ronaldo
Massimiliano Allegri per Causio non è fortunato, come dicono in molti, ma è vincente perché è bravissimo anche nei cambi. Il barone, soprannome attribuitogli da un giornalista, è convinto che in Italia la Vecchia Signora non abbia rivali, ma in Champions League non sarà così facile, anche perché l'Atletico Madrid non è una squadra facile da sconfiggere.
Causio è felice che tra i bianconeri ci sia Cristiano Ronaldo, detentore del numero 7, il suo stesso numero di maglia, e vorrebbe incontrarlo anche per ringraziarlo per avergli regalato la sua maglia con la dedica "Al Barone". CR7 sta facendo per i bianconeri ciò che lui ha fatto con i giocatori dell'Udinese e cioè essere da guida, da esempio e dare nuovi impulsi. "Ronaldo sta facendo la stessa cosa, dimostrandosi un vero leader oltre che un campione". Atalanta-Juventus di stasera non sarà facile, ma se i bianconeri giocheranno come sanno fare, dovrebbero conquistare la semifinale di Coppa Italia.