Nel suo editoriale per Tuttomercatoweb, Michele Criscitiello ha svelato alcuni retroscena sul mercato della Juventus di gennaio e ha commentato anche il big match dei bianconeri contro il Milan.

Kean e la Juve

L'editoriale inizia proprio dalla sessione invernale, quando la Juventus stava per cedere Kean al Frosinone con la formula del prestito. Criscitiello ricorda che l'attaccante non giocava, per cui necessitava di una squadra che gli garantisse continuità e spazio.

Per tale ragione, il suo agente Mino Raiola era d'accordo nel concludere l'operazione, ma nonostante l'allettante prospettiva di realizzare in estate una plusvalenza di 10 milioni di euro, in caso di salvezza, i ciociari non hanno voluto sborsare i 20 milioni di euro richiesti dalla società bianconera. Secondo il giornalista, la rinuncia dei frusinati è da considerarsi dunque un colpo di fortuna per la Juventus, ma anche per lo stesso Moise, che nonostante la presenza di Ronaldo e Dybala è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante a suon di gol: in sette presenze, nazionale compresa, ha segnato 7 reti.

Una media realizzativa che non ha eguali nei cinque maggiori campionati europei. Genera ancora però più impressione la sua crescita fisica: "Se con la Primavera e con il Verona lo conoscevamo come un piccolo Dybala, lo abbiamo ritrovato dopo sei mesi come un piccolo Dogba", cosi tuona Criscitiello nel suo editoriale. La straripante fisicità e il fiuto del gol potrebbero far 'sfondare' il nativo di Vercelli: "Se non avrà la testa di Balotelli e se prenderà solo il meglio da Raiola, e non tutto il resto, il calciatore potrà sfondare", cosi afferma Criscitiello, che precisa che in caso contrario tra qualche anno si parlerà di una delusione.

I nei del Milan

Per il giornalista l'Italia ha dei giovani talenti che per crescere necessitano di giocare e pazientemente poi daranno i loro frutti.

Altro calciatore emergente è Esposito, classe 2000, tesserato dell'Inter, visto anche nel derby della Primavera di sabato pomeriggio, vinto proprio dai nerazzurri.

Giovani a parte, Criscitiello da spazio anche all'argomento Milan, che ha perso a Torino giocando un buon primo tempo, ma non appena la Juventus ha avuto una minima accelerazione si sono evidenziati i limiti della squadra, a prescindere dagli errori arbitrali. Secondo Criscitiello, il direttore di gara non ha concesso un rigore netto anche dopo l'aiuto Var. Per il giornalista, la colpa non è da attribuirsi a Gattuso, ma alla rosa che non ha interpreti giusti in alcuni ruoli. Ad esempio, Abate viene utilizzato in alternativa ai centrali di difesa, mentre nel Napoli faceva l'esterno alto del tridente.

Anche Conti non ha fatto la differenza e Caldara è out da agosto. Nonostante l'evidente carenza dell'organico, i rossoneri sono ancora in lotta per il quarto posto, che a parere dello scrittore spetterebbe solo all'Atalanta.