Il gesto della Juve può fungere da monito per tutte le altre squadre di Serie A. La società bianconera ha deciso, senza alcuna esitazione, di tagliare gli stipendi per quattro mesi all'allenatore Sarri e a tutti i calciatori. I dirigenti hanno dovuto prendere necessariamente questa decisione in seguito allo stop imposto a tutte le competizioni in osservanza alle misure di contenimento del coronavirus.
Qualche settimana fa, gli esperti hanno stimato la perdita di diversi milioni di euro per i club della Serie A in seguito all'interruzione del campionato e dei tornei internazionali. A tal proposito, il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto a Radio 24, ha dichiarato: "Da adesso tutti devono fare sacrifici e compromessi. Bisogna entrare in questo ordine di idee. Se ognuno rimane aggrappato al suo orticello, la soluzione non la trovi".
La Juve risparmierà 90 milioni
La Juventus, dunque, anticipando tutti gli altri club italiani, ha fatto la prima mossa. La società torinese ha raggiunto un accordo dopo una serie di confronti tra il presidente Andrea Agnelli, il direttore sportivo Fabio Paratici e il capitano Giorgio Chiellini, sostenuto da Leonardo Bonucci e Gigi Buffon.
Il compromesso prevede che i giocatori bianconeri e il tecnico Sarri non ricevano gli stipendi relativi alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno. Questa soluzione consentirà alla Juventus di risparmiare 90 milioni di euro. Una cifra da non sottovalutare se si pensa che, secondo uno studio della Banca Imi, il club rischierebbe di perdere 110 milioni di euro se la stagione non dovesse più ricominciare.
Il comunicato stampa della Juventus
L'annuncio del taglio netto degli stipendi per quattro mesi è stato diramato direttamente dal club piemontese. Tramite un comunicato stampa diffuso sul sito web ufficiale, la Juve ha scritto: "Juventus Football Club S.p.A. comunica, in ragione dell'emergenza sanitaria globale attualmente in corso che sta impedendo lo svolgimento dell'attività sportiva, di aver raggiunto un'intesa con i calciatori e l'allenatore della Prima Squadra in merito ai loro compensi per la restante parte della corrente stagione sportiva".
La nota prosegue con la descrizione dell'accordo: "L'intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020". Inoltre nelle prossime settimane, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, verranno discussi gli accordi individuali con i tesserati.
Il club ha anche spiegato che, nel caso in cui le competizioni sportive dovessero riprendere, la società, il tecnico e i giocatori potranno negoziare "in buona fede" eventuali integrazioni dei compensi. Ovviamente, ciò avverrà sulla base della ripresa e della conclusione delle attività.
Le altre squadre
A questo punto, ci si aspetta che anche le altre squadre della Serie A possano seguire le orme della Juve.
Nelle prossime settimane, la Lega Serie A dovrebbe consegnare all'Assocalciatori un piano collettivo che dovrebbe prevedere la sospensione degli stipendi per il periodo di stop. Tuttavia, non si esclude che i club possano prendere delle decisioni autonome e basate su accordi personalizzati.
Questa proposta all'estero ha incontrato non poche resistenze da parte dei calciatori del Barcellona. Messi e compagni si sono opposti al taglio degli stipendi che sarebbe stato necessario per andare incontro alle difficoltà finanziarie nelle quali potrebbe incappare anche la società catalana. La Lega calcio della Francia, invece, ha trovato moltissimi atleti favorevoli all'idea di subire una decurtazione dello stipendio pari al 50% del lordo.
L'Uefa è intervenuta sulla questione in questi termini: "Abbiamo il piano A,B,C. Siamo in contatto con le leghe, i club, c'è un gruppo di lavoro".