Il cammino dei biancocelesti in Champions League ora è tortuoso: alla Lazio serve un miracolo se vuole proseguire nella competizione europea. La sconfitta per 1-4 nel match di andata dell'Olimpico ieri sera, martedì 23 febbraio, valido per gli ottavi di finale di Champions League è stata dettata da un approccio sbagliato e poco incisivo della squadra di Simone Inzaghi, che ha permesso al Bayern Monaco di prendere le misure e detenere il pallino del gioco.
Troppi gli errori in difesa risultati decisivi: Musacchio, con un retropassaggio al portiere, di fatto, regala a Lewandowski la palla dell'1-0 per la squadra ospite, Patric spiana definitivamente la strada ai campioni d'Europa, che in poco tempo calano il poker. Unica nota positiva, il gol di Correa.
La partita
Una partita difficile per la Lazio sin dai primi minuti. Il Bayern, ha cominciato subito con una pressione alta mettendo in difficoltà la squadra di Inzaghi, che cade nell'errore difensivo con Musacchio che, come Bentancur della Juventus contro il Porto, dà la palla al portiere Reina ma, di fatto, regala un assist a Lewandowski che insacca.
La partita è subito in salita per i giocatori della Lazio, spiazzati perdono equilibrio e concentrazione. Al 17' Milinkovic-Savic prova ad alzare la testa, entra in area di rigore e cade incrociando le gambe del difensore Boateng, per l'arbitro non c'è rigore e lo invita ad alzarsi.
I tedeschi non mollano, pressano, ripartono e al 24' raddoppiano con Musiala, non ancora diciottenne, libero di tirare e mettere il pallone alle spalle di Reina. Il terzo gol arriva allo scadere del primo tempo con Sanè su respinta di Reina. La ripresa ha inizio con lo stesso atteggiamento del primo tempo: la Lazio impaurita e il Bayern che pressa e cala il poker con un autogol di Acerbi.
Il gol della bandiera
Unica nota positiva è Correa.
L'attaccante della Lazio al 49', innescato da Luis Alberto in area di rigore, penetra la difesa tedesca e supera il portiere segnando il gol della bandiera. Dopo pochi minuti lo stesso Correa ci riprova ma, il tiro viene respinto da Neuer. La Lazio prova a creare azioni e a ridurre il distacco, ma senza successo. La partita poi si raffredda, le squadre si allungano lasciando ampi spazi da entrambe le parti. La gara termina con il possesso palla per i tedeschi, che possono tornare in Germania in fiducia per il passaggio del turno.
Serve un miracolo
La Lazio ha dovuto dunque arrendersi alla forza dei campioni d'Europa. Servirà un miracolo per agguantare la qualificazione e andare ai quarti di finale.
Alla squadra di Inzaghi servirebbe una grande prestazione, una vittoria netta per almeno 4-0 all'Allianz Arena il 17 marzo o pareggiare il risultato dell'andata, per poter sperare di andare avanti nella fase finale della competizione europea da cui mancava da 21 anni.