L'ex presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, classe 1963, è stato messo in stato di fermo della sezione reati finanziari dei Mossos d'Esquadra per un presunto reato di gestione sleale e corruzione. I giornali sportivi spagnoli parlano già di un Barçagate che andrà avanti per le prossime settima con molte rivelazioni e colpi di scena che racconteremo sempre qui nel Canale di Sport.
Lunedì mattina, primo marzo, gli agenti della polizia regionale della Catalogna si sono presentati presso lo Stadio Camp Nou di Barcellona dove sono presenti gli uffici amministrativi dei blaugrana e hanno effettuato, in tre ore, un'accurata perquisizione.
Al termine dell'operazione poliziesca, l’ex dirigente del Barcelona F.C, Bartomeu, alla guida del club calcistico dal 2014 al 2017, è stato prelevato dalla sua abitazione e condotto instato di ferma in caserma.
L'ex dirigente del club dei blaugrana è accusato di gestione sleale e corruzione. Lui nega tutto
Gli inquirenti vogliono capire se il club calcistico, su ordine di Bartomeu, abbia utilizzato una società terza, la I3 Ventures, per screditare attraverso i vari social tutti coloro all'interno del Barcelona F.C., dai dirigenti fino ai giocatori stessi, perché si erano opposti alla gestione di Bartomeu.
L'ex dirigente non avrebbe risparmiato anche i grandi nomi della squadra: i campioni come Leo Messi, Xavi Simons e Gerard Piqué che avrebbero sporto denuncia lo scorso autunno.
Da quanto sembra, il fermo di Bartomeu è stato ordinato dal pm Alejandro Gil per non permettere all’ex dirigente di inquinare le prove, permettendo così agli inquirenti di raccogliere nuove prove e testimonianze. Però, dietro alla vicenda, potrebbero nascondersi fatti più gravi, tanto che i capi d'accusa di gestione sleale e corruzione tra privati, potrebbero essere aggiornati, dopo la fine delle indagini, in riciclaggio di denaro e l’appropriazione indebita. Reati molto più gravi per Josep Maria Bertameu, un dirigente che non era mai stato amato dai tifosi.
Le accuse per Bartomeu potrebbero essere peggiori come riciclaggio di denaro e corruzione
Per ora è trapelato che persino il campione argentino Leo Messi, ultimamente un po' sofferente, ma per molte stagioni l’asso nella manica del club, sia stato oggetto di pesanti pressioni ordinate alla società I3 Ventures da parte di Bartomeu per ricondurlo sotto la sua linea. Intanto, il giudice istruttore Gil ha posto il segreto processuale su tutti gli atti. Un fatto che, a differenza di quanto avviene spesso in Italia, preclude qualsiasi fuga di notizie e quindi anticipazioni dei giornali spagnoli.
Bartomeu ha sempre negato l’esistenza di un "Barçagate", escludendo ogni collegamento con la società I3 Ventures, ma i magistrati credono che fosse proprio l'ex presidente blaugrana ad azionare la macchina del fango contro i suoi nemici, nel club o fuori.
Tuttavia già in autunno le autorità avevano raccolto prova a riguardo, scoprendo anche indizi di corruzione: i vertici del team avevano pagato a rate di 200 mila euro la società di consulenza social in modo da non allarmare la contabilità centrale della squadra catalana.
Nell'operazione del Mossos d'Esquadra arrestati anche i dirigenti Oscar Grau e Roma Gomez Ponti
Al termine dell’operazione di lunedì mattina, sono stati fermati anche Oscar Grau, l'attuale Ceo del club, Roman Gomez Ponti, responsabile dei servizi legali e Jaume Mansferrer, ingaggiato da Bartomeu come suo consulente. Il quotidiano LaVanguardia ha informato che diversi dirigenti del Barça sono stati isolati e allontanati dalla sede. Già lo scorso luglio gli agenti della sezione reati finanziari dei Mossos avevano fatto visita alla sede del Barcelona F.C.