L’eliminazione della Juventus agli ottavi di finale di Champions League contro il Porto è un durissimo colpo per la società bianconera e per i tifosi.
Il tecnico Andrea Pirlo ha commentato nel post-partita con grande lucidità, evidenziando come gli errori, in una competizione di questo calibro, possano costare caro.
Le parole di Pirlo dopo la partita col Porto
In particolare Pirlo ha affermato: "Abbiamo commesso, purtroppo, quattro errori in due partite che ci sono costati la qualificazione.
Quando commetti degli errori in una competizione come la Champions League poi è normale che tu possa uscire. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, avevamo iniziato abbastanza bene creando un'occasione con Morata che poteva girare la partita in un altro modo. Poi, dopo il loro gol abbiamo avuto dieci minuti di disagio e abbiamo subito l'impatto della situazione".
Nonostante il giusto approccio alla gara, come sottolineato da Pirlo, il rigore causato da un’ingenuità di Demiral al 19’ ha compromesso il discorso qualificazione. Dopo la grave disattenzione di Bentancur dopo solo due minuti nel match di andata, ancora una volta sono stati i primi minuti di gioco a dimostrarsi fatali per i bianconeri.
Pirlo ci tiene poi ad evidenziare come la sua squadra sia stata capace di reagire: "Nel secondo tempo siamo entrati con un'altra testa e con un altro piglio e l'avevamo rimessa in piedi", poi però, secondo il tecnico, gli episodi non sono girati a favore. Il risultato finale fissato sul 3-2 non basta a compensare la sconfitta dell'andata, determinando l’uscita dalla Champions a causa di un sorprendente Porto.
Il futuro di Pirlo
L’eliminazione prematura dalla Champions League ha suscitato dubbi riguardanti il futuro di Andrea Pirlo sulla panchina della Juventus, il quale, però, si è dimostrato fiducioso e ottimista. Infatti, il tecnico ha commentato ai microfoni di SkySport: "Io sono l'allenatore della Juventus in questo momento e lavorerò per un progetto che è stato fatto per una visione più ampia, più a 360 gradi e per più anni.
Quest'anno è stato solo l'inizio di un nuovo progetto e quindi continuo sereno per il mio lavoro".
Dunque, il tecnico bianconero è consapevole della stima che la società e il presidente Andrea Agnelli provano nei suoi confronti. Insomma, per Pirlo questa prima stagione andrebbe considerata come un’investitura, piuttosto che come un banco di prova.
La maledizione europea prosegue
La Juventus esce agli ottavi di finale di Champions League per il secondo anno consecutivo. Il dato più preoccupante giunge dal fatto che l’eliminazione sia arrivata a causa degli avversari più abbordabili presenti nelle urne di Nyon, il Lione prima e il Porto poi. A queste, si somma l’uscita ai quarti nella stagione 2018/19 contro l'Ajax, allora guidato dall’attuale difensore juventino De Ligt.
Risultati che di certo non rispecchiano il blasone della Juventus, ma soprattutto, un monte ingaggi che quest’anno si attesta sul valore di 236 milioni di euro.
La Juventus che verrà
Alla fine di una serata da incubo, la nota più positiva va trovata sicuramente in Federico Chiesa. L’ex giocatore viola mette a segno una doppietta e, allo stesso tempo, rubando la scena ad un Cristiano Ronaldo molto spento. Il portoghese è sempre stato capace di regalare prestazioni superbe nelle notti europee, soprattutto in partite decisive; nel match contro il Porto, invece, non trova nessun colpo dei suoi, riuscendo solo nell’offrire la sponda per il primo gol di Chiesa. Insomma, sembra di aver assistito a un passaggio di consegne in casa bianconera: se riguardo a Ronaldo non sarebbe ancora certa la permanenza a fine stagione, Chiesa si conferma il migliore acquisto di un’annata decisamente complicata.