La Juventus continua ad attendere il dispositivo delle motivazioni con le quali il Collegio di Garanzia del Coni ha optato per l'annullamento dei 15 punti di penalizzazione sul caso plusvalenze con rinvio della sentenza alla Corte Federale d'Appello per un nuovo pronunciamento.

Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, le motivazioni dovrebbero essere diffuse domani, successivamente la Corte Federale d'Appello dovrà trovare la data per una nuova udienza.

Diversi esperti di diritto sportivo parlano della possibilità che arrivi una nuova sanzione, più leggera rispetto ai 15 punti iniziali così come dichiarato dalla Procura stessa durante il dibattimento in sede d'appello davanti al Coni, ma dati i tempi è possibile che questa si ripercuota sulla prossima stagione e non su quella in corso.

L'eventuale nuova penalizzazione per la Juve sul caso plusvalenze sarebbe scontata nel 2023-2024

La Juventus potrebbe dunque scontare l'eventuale nuova penalizzazione per il caso plusvalenze nella stagione 2023-2024. Questo per via delle tempistiche: dopo che la Corte avrà nuovamente deliberato sull'argomento infatti, il club potrà nuovamente adire al Coni, cosa che porterebbe ovviamente ad una dilatazione dei tempi.

La data entro la quale avere una sentenza definitiva dovrebbe essere il 30 giugno, ma tra nuova udienza alla CFA e tempi previsti dalla normativa per poter presentare un nuovo ricorso al Coni è molto probabile uno sconfinamento a luglio.

La manovra stipendi e il possibile patteggiamento unico

La Juventus è impegnata anche nell'altra vicenda giudiziaria, la manovra stipendi. A tal riguardo la società bianconera ha inviato le proprie memorie difensive alla Procura Figc e attende adesso i deferimenti definitivi.

Al momento il club non starebbe pensando ad un patteggiamento, ma si tratta comunque di un'ipotesi da non scartare. Come evidenziando anche da Fabio Tavelli di Sky Sport c'è infatti la possibilità di un patteggiamento unico che riguardi entrambi i casi, con la pena che potrebbe essere così distribuita: punti di penalizzazione sul primo caso (comunque meno dei 15 imposti in primo grado) e pena pecuniaria sul secondo con l'accusa che passerebbe dalla violazione dell'articolo 4 (quello sulla slealtà sportiva che consente di applicare punti di penalizzazione in classifica) all'articolo 31 (che prevede solo una sanzione pecuniaria).