L'ex portiere e attuale capo delegazione della nazionale italiana Gianluigi Buffon ha condiviso riflessioni e pensieri sulla sua straordinaria carriera in un'intervista speciale per il TG1, intitolata Buffon senza rete. Sul caso scommesse che lo ha riguardato qualche anno fa ha dichiarato: "Ho pagato in prima persona a caro prezzo e mettendoci la faccia, però mi ha fatto crescere".

Gianluigi Buffon ha parlato degli allenatori che ha avuto e delle parate indimenticabili

Come dichiarato dal TG1 Buffon ha avuto l'onore di lavorare con molti allenatori di grande prestigio durante la sua carriera, ma ha evitato di fare nomi, sottolineando che sarebbe stato ingiusto elencarne uno come il migliore.

Ha menzionato Nevio Scala e Carlo Ancelotti come due figure importanti che lo hanno aiutato a stabilirsi come titolare al Parma. Inoltre, ha parlato positivamente di allenatori come Lippi, Capello, Prandelli e Conte, da cui ha imparato molto. Ha inoltre ricordato Gigi Trapattoni come il suo idolo da bambino, un allenatore che ha seguito con passione durante il suo incarico alla Juventus, all'Inter e al Bayern.

Buffon ha riflettuto sulla sua celebre parata contro Zinedine Zidane durante una partita contro la Francia. Inizialmente, aveva minimizzato l'importanza di quella parata, ma rivedendola di recente, ha apprezzato la potenza e la bellezza del tiro di Zidane. Questo episodio dimostra l'umiltà e la costante ricerca di miglioramento del leggendario portiere.

Le opinioni sull'avvocato Agnelli e su Cristiano Ronaldo

Buffon ha descritto le telefonate all'alba dell'avvocato Agnelli come "singolari". In alcuni casi, non ha risposto alle chiamate alle 5:30 del mattino, il che ha suscitato la curiosità dell'Avvocato che lo ha provocato chiedendogli il motivo. Questa particolare dinamica sembrava essere una sorta di gioco tra i due.

Ha poi condiviso un episodio sul suo ex compagno di squadra, Cristiano Ronaldo. Dopo il famoso gol in rovesciata segnato da Ronaldo, i tifosi della Juventus si sono alzati ad applaudirlo con grande sportività. Buffon, incredulo, ha raccontato che Ronaldo si è avvicinato a lui e gli ha chiesto: "Non male è Gigi?". Questo ha creato un momento di complicità tra i due.

L'ex portiere ha affrontato anche il suo periodo di depressione quando aveva 25 anni. Ha descritto segnali di "pigrizia fisica e mentale" e come questi lo abbiano spaventato. La sua uscita da questo stato è iniziata con il supporto delle persone care e ha incluso una visita a una mostra d'arte che gli ha trasmesso energia positiva.