Ha un problema di ludopatia da anni, non ha mai giocato sulla Juventus o sulla Cremonese e ha raccontato tutto alla Procura della FIGC venendo squalificato per 7 mesi durante i quali non potrà calcare i campi da gioco con la casacca bianconera: Nicolò Fagioli è stato travolto dal caso scommesse illegali, ma ha chiuso la partita con la giustizia sportiva nella speranza di aprire una nuova fase della propria vita.

È la partita penale quella a essere ancora in piedi: i pm di Torino infatti, coordinati da Manuela Pedrotta, continuano a indagare sulla vicenda e starebbero ipotizzando di riconvocare il 21 bianconero per comprendere se abbia subito delle minacce fisiche e valutare dunque se aprire un'ulteriore inchiesta per estorsione, con Fagioli che a questo punto sarebbe una vittima.

Il racconto di Fagioli a Chinè

Nel corso del racconto prodotto davanti a Giuseppe Chinè, il Procuratore federale della FIGC, il talento bianconero è stato molto esplicito parlando di forti debiti, di una tendenza incontrollata a scommettere e di minacce fisiche subite dalla propria persona.

Una dovizia di particolari, quella riferita all'ultimo aspetto, che non sarebbe però emersa in sede di interrogatorio davanti la squadra mobile di Torino: se quanto dichiarato da Fagioli verrà suffragato dalle prove raccolte - 'Mi hanno detto che se non pagavo mi spezzavano le gambe' - gli inquirenti potrebbero decidere di aprire un fascicolo per estorsione a carico del ragazzo.

In questi giorni si è addirittura parlato di una possibile presenza di creditori all’esterno del centro sportivo della Continassa proprio in attesa dell'arrivo della mezzala di Allegri.

Le parole di Massimiliano Allegri

Domani ritorna la Serie A, con la Juventus che dopo la sosta sarà impegnata nella difficile trasferta di Milano contro il Milan.

Tolti quelli con Lazio e Atalanta consumati in ottica qualificazione alla Champions League, il big match di San Siro dirà se il gruppo bianconero ha davvero speranze di correre per il tricolore e con quale forza, se rinnovata grazie a un risultato importante o minata in caso di sconfitta.

Nella conferenza della vigilia, Massimiliano Allegri ha parlato anche dell'assenza del 21 bianconero: "Posso parlare solo su Fagioli, ma non degli altri due che non fanno parte della Juventus. Il club si è pronunciato. Io sono d'accordo su quello che è stato detto. Adesso inizia un percorso per Fagioli che lo porterà di nuovo in campo a fine maggio. Questi sette mesi gli servono per mantenere la condizione atletica e soprattutto per impegnarsi nel sociale”.