La dirigenza del Milan non è per nulla soddisfatta dall’avvio di stagione e dall’impronta tattica che Paulo Fonseca ha dato alla squadra. Un solo punto ottenuto in extremis contro il Torino in casa (2-2), la sconfitta di Parma (2-1) e il 2-2 di ieri sera all'Olimpico contro la Lazio: in tutto fanno solo due punti su nove disponibili, con il rischio di vedere la Juventus già stasera scappare a +7, sempre che i bianconeri riescano a sconfiggere in casa la Roma.

Al momento la posizione di Fonseca sarebbe ancora solida ma nel caso alla ripresa contro il Venezia non dovessero arrivare i primi tre punti dell'anno il clima si farebbe parecchio pesante.

Considerato tra l'altro che il match dopo è in programma il derby contro l'Inter.

Se le cose non andranno bene nel prossimo futuro, Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri sarebbero i due principali indiziati a subentrare a Fonseca.

Da Sarri ad Allegri, chi potrebbe subentrare nel caso le cose precipitassero

Contro il Venezia alla ripresa dopo la sosta dovranno arrivare dunque tre punti cui dovrà fare seguito una prestazione convincente contro l'Inter. In assenza di anche solo uno dei due elementi le cose potrebbero farsi parecchio complicate in casa rossonera.

Al riguardo circolano già i primi nomi per l'eventuale post Fonseca: Maurizio Sarri ama dispiegare il proprio 4-3-3 con gente di qualità, oltre che rapida, davanti, e con calciatori fisici e dinamici in mezzo e avrebbe dunque tutti gli strumenti per dare la propria impronta alla squadra.

Allegri è più versatile, spesso ha spaziato dal 4-3-3 al 4-2-3-1 arrivando al 4-3-1-2 ed è molto abile ad impostare le proprie compagini da un punto di vista difensivo. Che sembra essere proprio la nota dolente di una squadra, il Milan di oggi, che in 3 gare ha già incassato 6 reti di cui 5 tutte con cross dalla fascia difensiva destra.

Fonseca ha firmato un contratto di tre anni a circa 3,5 milioni netti l'anno e separarsene sarebbe tuttavia molto complesso soprattutto da un punto di vista di immagine: la tifoseria non è mai stata molto tenera verso la scelta adottata dalla società, il club ha sempre difeso l'ex Roma sostenendo come fosse 'ciò che si cercava', ecco che sconfessare una presa di posizione del genere così presto sarebbe piuttosto clamoroso.

Già alla ripresa del campionato dopo la pausa il club di Cardinale si aspetta comunque una risposta di maturità e orgoglio anche da parte dei calciatori, soprattutto quelli più rappresentativi come Theo Hernández, Chistian Pulisic, Rafael Leao (in gol ieri contro la Lazio) e Fikayo Tomori, tra i più in difficoltà in queste prime uscite.