Dopo solo nove partite ufficiali, il tecnico della Juventus Thiago Motta sta già dimostrando di aver avuto un impatto significativo sulla Juventus, in particolare sullo sviluppo dei giovani talenti. Il suo approccio sta portando risultati concreti, come dimostra il lancio di Nicolò Savona, il quale sembra aver già giustificato lo stipendio del tecnico italo-brasiliano che con i bonus supera i 5 milioni di euro.

La crescita di Savona nella Juventus

Savona, classe 2003, ha disputato sette partite, di cui cinque da titolare, segnando un gol. La sua recente convocazione nell'Under 21 italiana non solo evidenzia le sue qualità, ma ha anche provocato un'impennata nella sua valutazione di mercato, ora stimato ben oltre i 7 milioni. La continua crescita di Savona potrebbe portare ad un significativo guadagno per il club se dovesse essere venduto a fine stagione.

I giovani della Juve

Non è solo Savona a brillare: anche Samuel Mbangula, ventenne ala, ha fatto il suo debutto in cinque partite, quattro delle quali da titolare.

Con un gol, due assist e un rigore procurato, Mbangula è in corsa per una valutazione superiore ai cinque milioni. La valutazione di questi giovani non significa necessariamente che la Juventus sia pronta a cederli; piuttosto, mette in luce l'abilità di Motta nel valorizzare i talenti della sua rosa.

Fra questi rientra anche Jonas Rouhi, talento classe 2004 svedese che dopo la valorizzazione in prima squadra da parte di Thiago Motta è diventato parte integrante ed un titolare della nazionale under 21 svedese. Dopo aver disputato qualche minuto contro il Verona il tecnico italo-brasiliano gli ha dato fiducia anche conto il Genoa da titolare, match nel quale il giovane ha dimostrato che può essere utile alla squadra bianconera.

Thiago Motta sta lavorando anche sulla valorizzazione di Kenan Yildiz, talento classe 2005 al quale è stata consegnata la maglia numero dieci. Segnale di fiducia nel giocatore ma anche nel tecnico, che anche con il Bologna ha valorizzato tanti giovani, uno su tutti Riccardo Calafiori. Rimanendo in tema giovani si attende il recupero di Adzic, giovane classe 2006 che non ha ancora avuto modo di giocare con la Juventus a causa di due infortuni muscolari che gli hanno condizionato l'adattamento in prima squadra.

Un cambiamento strategico

Sotto la guida di Motta, la Juventus sta iniziando a coltivare una nuova generazione di giocatori, creando un mix di esperienza e gioventù. Questo approccio non solo migliora le prestazioni sul campo, ma contribuisce anche a costruire un futuro più solido per il club.

Lavoro supportato anche dalla dirigenza che continua ad investire sul settore giovanile e sulla Next Gen. Probabile quindi che nei prossimi mesi vedremo altri giovani interessanti promossi nella prima squadra bianconera.