Secondo quanto riferito dall'ex calciatore Angelo Di Livio ai microfoni di Fuoriclasse, la Juventus non dovrebbe prendere un traghettatore nel caso esonerasse Motta ma puntare direttamente su Roberto Mancini, tecnico attualmente senza panchina. Di Livio ha poi criticato la prova dei bianconeri con l'Atalanta.

Di Livio: 'No al traghettatore, fossi nella Juventus punterei Mancini che è libero sul mercato'

L'ex calciatore Angelo Di Livio ha parlato ai microfoni della trasmissione Fuoriclasse in onda su Radio Cusano Campus e riferendosi al possibile futuro della gestione tecnica della Juventus ha detto: "Chi perde tra Motta e Palladino domenica sera secondo me va fuori ma il il traghettatore per la Juventus non lo voglio perché è molto rischioso e pericoloso e comunque il quarto posto è lì e te la devi lottare.

La settimana scorsa si parlava di scudetto per i bianconeri, io invece ho detto che avrebbero dovuto difendere la posizione che avevano e così deve essere. Comunque ripeto, non mi piace il traghettatore e c'è un allenatore libero che potrebbe fare al caso della Juve, che è Roberto Mancini".

Di Livio ha proseguito: "Roberto Mancini è un allenatore importante, gli fai 3 anni di contratto e lui gestisce il gruppo da qui alla fine, valutando anche tanti giocatori. Questo mi potrebbe anche piacere, sennò, sennò il traghettiere no, perché poi a fine anno devi ricambiare, quindi secondo me non non sarebbe neanche giusto. Io ho avuto il primo Mancini a Firenze con cui abbiamo vinto la Coppa Italia ed ho visto già da allora un uomo con grande personalità.

Poi lo conosciamo e lo conoscete bene, è cresciuto tantissimo e a me mi stuzzica l'idea, devo dire la la sincera verità".

Di Livio, riferendosi alla debacle a cui sono andati incontro i bianconeri nella sfida con l'Atalanta, ha fatto riferimento alla sua Juventus dicendo: "Ognuno di noi si sapeva fare anche un esame di coscienza e sapeva quello che doveva fare, poi c'erano dei leader carismatici importanti come come Gianluca Vialli, Ciro Ferrara, Marocchi che spesso ce lo dimentichiamo ma è stato molto importante per noi.

Poi quando capivi la maglia indossavi, sapevi le responsabilità che avevi e proprio per questo l'altra sera è stata veramente umiliante come partita. Vedere al settantesimo la gente andare via dallo stadio, secondo me è stata una cosa una grandissima delusione".

L'ex calciatore ha infine concluso dicendo: "Tutti stanno puntando il dito solo e soltanto sull'allenatore, ma io lo ripeto, anche i giocatori sono responsabili di tutto questo, perché non stanno rendendo e quindi sono una grandissima delusione".

Tanta nazionale per Mancini negli ultimi anni

Le ultime esperienze di Roberto Mancini si possono annovera unicamente nell'ambito delle nazionali di calcio: dal 2018 al 2023, diventa il CT dell'Italia con l'intento di rivitalizzare la squadra dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2018. Durante il suo mandato, la porta a vincere l'Europeo 2020 e a mancare comunque la qualificazione per il Mondiale successivo. La sua esperienza si conclude con un addio controverso.

Dopodiché Mancini accetta il ruolo di commissario tecnico della nazionale saudita ad agosto 2023. L'obiettivo era quello di qualificare la squadra ai Mondiali del 2026 e valorizzare il calcio in un'area in rapida crescita. Tuttavia, la sua esperienza termina a ottobre 2024.