Nelle scorse ore il giornalista sportivo Mirko Nicolino ha commentato sul proprio account X le vicende legate al caso Ultras in casa Inter, paragonandole con quanto accade con la Juventus di Andrea Agnelli. Un argomento che ha trattato sempre su X anche il giornalista sportivo Graziano Campi.
Nicolino: 'Per i bianconeri le intercettazioni telefoniche furono determinanti, ora per gli altri non contano più'
Il giornalista sportivo Mirko Nicolino ha scritto un messaggio sul proprio account X facendo riferimento alla differenza di trattamento che starebbe subendo l'Inter rispetto alla Juventus per il noto caso degli Ultra: "Ricordate il refrain sui media nel recente caso che ha riguardato la Juventus: "Ci sono le intercettazioni che vi inchiodano".
Ora improvvisamente le intercettazioni per gli altri non contano più. Al telefono spesso si millanta. Ma buongiorno! Che Paese fantastico siamo".
Nicolino ha poi rintuzzato su questo argomento ricordando: "Pecoraro, allora capo della Procura Federale (vice Chiné) accusò la Juventus (che aveva denunciato) di illecito sportivo e violazione dell'articolo 4 'per la cessione di biglietti a malavitosi che li hanno poi rivenduti a fini di lucro'. Pecoraro disse testualmente che la responsabilità diretta e indiretta era del presidente (in questo caso Agnelli) perché suo è il compito di vigilanza".
Il giornalista tornando poi su vicende legate al campo di gioco, ha scritto del complicato prolungamento tra la Juve e Vlahovic: "Se fosse stata questione facilmente risolvibile, il rinnovo di Vlahovic con la Juventus sarebbe già cosa fatta.
È il contratto più oneroso della Serie A, sono in ballo tanti soldi e ovviamente ciascuna delle due parti cerca di portare più acqua possibile al suo mulino".
Campi: 'Agnelli sosteneva la teoria del male minore mentre Inzaghi e Zanetti negano pressioni e minacce'
Anche il giornalista Graziano Campi ha commentato sul proprio account X le vicende in casa Inter legate agli Ultras, confrontandole con quanto accadde in passato con la Juventus: "Mentre la memoria difensiva di Agnelli sosteneva la teoria del "male minore" (pace in curva), Inzaghi e Zanetti negando pressioni e minacce hanno ammesso pacifici rapporti vietati, volti a favorire chi non si deve.
A livello sportivo un errore".
Campi ha poi aggiunto in un secondo messaggio: "Chi ha letto motivazioni sentenza Agnelli/Calvo/D'Angelo/Merulla sa che inibizione, multa e porte chiuse sono inevitabili per l'Inter. Resta il problema dei tesserati della squadra (Inzaghi e altri): la loro squalifica peserebbe sul campo. Marotta potrebbe decadere da diverse cariche".