Terzo posto in classifica a quota 13 punti a 3 dal Napoli capolista e a 2 dall'Inter: la stagione della Juventus fin qui è in linea con le aspettative della vigilia. La squadra ha anche totalizzato 6 punti su 6 in Champions League e ha 'steccato' delle gare (sempre e solo pareggiando, mai perdendo) come sempre accade quando inizia un progetto del tutto nuovo. A preoccupare però sono altri numeri: i bianconeri in campionato hanno messo a segno 10 reti in totale e 5 le ha firmate da solo Dusan Vlahovic, col serbo ad essersi sostanzialmente caricato sulle spalle il peso dell'attacco.

Per ovviare a questo, Cristiano Giuntoli starebbe seguendo da vicino Arnaud Kalimuendo, punta centrale del Rennes che tanto bene sta facendo in questo inizio di stagione.

Kalimuendo 'ricorda' Zirkzee

Classe 2002 e autore di 3 gol nelle prime 6 partite di Ligue 1 di quest'anno, Kalimuendo farebbe comodo ai bianconeri per una serie di ragioni. Basta dare un'occhiata a qualcuno dei 25 gol realizzati in 84 presenze coi francesi per rendersi conto di come si tratti di un calciatore tecnico e rapido, abile a fraseggiare coi compagni e freddo quando c'è da finalizzare.

Il suo è un profilo che ricorda da vicino quel Joshua Zirkzee lanciato proprio da Thiago Motta lo scorso anno a Bologna.

Un tipo di calciatore che il tecnico ama avere in rosa per legare il gioco, favorire il coinvolgimento delle mezze punte e dei centrocampisti nella manovra offensiva e in generale per dare concretezza al gioco 'totale' che ha in testa.

Kalimuendo è infine molto giovane, Giuntoli potrebbe anche decidere di fare un investimento già a gennaio spendendo i circa 20 milioni richiesti dal Rennes in vista di una futura valorizzazione traendone i frutti o su un piano tecnico o su uno economico considerata la possibilità di una futura cessione.

L'alternativa low cost risponde al nome di Luka Jovic del Milan, praticamente mai schierato da Fonseca e prelevabile a fronte di qualche milione in prestito.

Vlahovic da solo non basta, i problemi della Juventus in zona gol

Il match pareggiato ieri contro il Cagliari ha dimostrato una volta di più quale sia il più grande difetto della nuova Juventus di Thiago Motta: l'impressione è che quando gli spazi siano stretti e intasati la Vecchia Signora faccia molto fatica a trovare soluzioni offensive efficaci. E anche quando ci riesce non si dimostra sufficientemente fredda nel concretizzare. A questo poi vanno aggiunti altri fattori.

Koopmeiners si muove abbastanza bene nel terreno di gioco, dialoga coi compagni ma non finalizza come ai tempi belli nell'Atalanta e anche ieri ha mancato la rete del 2-0 a pochi metri dal portiere. Vlahovic poi veleggia su un'incredibile montagna russa: si tratta di un calciatore capace di andare in gol da fuori area con un preciso sinistro all'incrocio come in Champions League a Lipsia e in 'grado' parimenti di depositare fuori a porta vuota a 5 metri dalla porta come accaduto ieri.

Anche Kenan Yildiz e Nico Gonzalez fin qui hanno avuto le polveri bagnate: solo un gol a testa e solo in Champions League, l'unico in grado di tenere il passo di Vlahovic a livello realizzativo è stato Conceição capace di segnare 2 gol in soli 240 minuti disputati.

Tutto il reparto in definitiva deve far lievitare il proprio rendimento.