Il governo Renzi è al lavoro su tutta una serie di fronti. Domani insieme alla riforma del mercato del lavoro dovrebbe arrivare anche il cosiddetto Piano Casa 2014 per rilanciare il mercato immobiliare oramai assolutamente stagnante. All'interno del Piano Casa 2014, voluto e in un certo senso preparato già dal precedente governo Letta, troveranno spazio e definizione una serie di provvedimenti intorno alla questione del bonus ristrutturazioni, del cosiddetto plafond casa per mutui agevolati, una riforma nelle aliquote della cedolare secca.
Piano Casa 2014, novità governo Renzi: ristrutturazioni ed edilizia popolare
Uno dei provvedimenti più importanti che dovrebbero essere contenuti all'interno del Piano Casa 2014 riguarda l'edilizia popolare e la questione delle ristrutturazioni.
L'housing sociale (termine tecnico per indicare i provvedimenti di edilizia popolare) prevista dal governo Renzi ha come obiettivo il recupero dell'edilizia popolare mediante una serie di agevolazioni fiscali rivolte a enti, inquilini o proprietari. Si tratta di misure importanti soprattutto nei confronti di coloro che, vivendo in un alloggio sociale, possono riscattare una parte del canone di affitto versato negli ultimi 7 anni come una sorta di acconto in vista dell'acquisto dell'immobile.
Piano Casa 2014, novità governo Renzi: Plafond Casa per acquisto e ristrutturazioni
A quanto pare il governo Renzi starebbe pensando di rifinanziare il fondo per i mutui e nel frattempo è partito il cosiddetto Plafond Casa, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Il Plafond Casa 2014 consiste in un fondo di 2 miliardi di euro (a metterli è la Cassa depositi e prestiti) che dovrebbe agevolare la richiesta del mutuo soprattutto per alcune categorie come coloro che vogliono acquistare una prima casa, sono una coppia giovane o hanno un disabile in famiglia. Il Plafond Casa 2014 prevede la concessione di mutui agevolati non soltanto per l'acquisto della casa ma anche per i lavori di ristrutturazione.
Il Plafond Casa 2014, insomma, rappresenta una sorta di garanzia da dare alle banche aderenti nel momento in cui si decide di richiedere un mutuo.
Piano Casa 2014, novità governo Renzi: affitti e cedolare secca
Il punto forse più importante per quanto riguarda il Piano Casa 2014 del governo Renzi è quello concernente il regime della cedolare secca sugli affitti.
L'aliquota della cedolare secca in realtà era stata già abbassata dal governo Letta ed era passata dal 19% al 15%. Il prospetto contenuto all'interno del Piano Casa 2014 del governo Renzi prevede un taglio di un altro 5%, che probabilmente sarà "spalmato" tra il 2015 e il 2018. in poche parole, l'idea sarebbe quella di ridurre l'aliquota dal 15% al 10% in maniera tale da avere due conseguenze immediate: per i proprietari si tratta di risparmiare sulle tasse connesse agli affitti, cosa che faciliterebbe il mercato immobiliare e l'ingresso di nuove abitazioni in affitto, per coloro che pagano l'affitto sarebbe un ulteriore aiuto perché un aliquota più bassa permette di avere un canone d'affitto più basso.