Non c'è crisi economica che tenga per la Apple: eccola, infatti, pronta ad alzare l'asticella dei record di vendite per quanto riguarda uno dei suoi prodotti di punta: l'i-Phone. Con la sesta generazione dei suoi smartphone, l'azienda della mela morsicata aveva toccato le quote record di 70-80 milioni di unità vendute, ma è pronta a rilanciare con l' arrivo dei nuovi modelli iPhone 6S e iPhone 6S plus.
Risulta, infatti, che la Apple abbia inoltrato ordinativi di produzione alle aziende che collaborano all' assemblaggio dei nuovi smartphone, pari a 85-90 milioni di pezzi.
Il Wall Street Journal conferma l'inizio della produzione
La notizia dell'aumento di produzione, in realtà, era già trapelata in internet nei giorni scorsi, ma oggi a confermarlo e a darne una stima più precisa è stato il giornale finanziario più noto negli Usa e nel mondo, il Wall Street Journal, fonte autorevole che nel passato ha sempre fornito anticipazioni di assoluta precisione e veridicità sull'azienda di Cupertino.
In casa Apple, pertanto, vi è la fiduciosa convinzione che la nuova linea di produzione riuscirà a riscontrare il favore della clientela, polverizzando i record di vendite ottenuti con i precedenti i-Phone.
Ma non finisce qui, perché l'importante quotidiano americano ha confermato l'arrivo della tecnologia Force Touch, una funzionalità già in uso su Apple Watch e che prevede il riconoscimento del tipo di pressione esercitata sullo schermo per un utilizzo del touch screen ancora più preciso e funzionale.
Inoltre è prevista una quarta colorazione più femminile, oltre a quelle già disponibili : argento, oro e grigio siderale, che sembrerebbe virare verso l'oro-rosa o semplicemente rosa.
Viste le così promettenti aspettative di vendita dei nuovi iPhone 6S e iPhone 6S plus, la Apple affiancherà alle già note aziende Foxconn e Pegatron, che hanno in appalto la linea di produzione degli iPhone, anche una terza società, la Wistron, per riuscire a far fronte agli ordini di acquisto da parte degli appassionati della mela, senza alcun ritardo.